La Nuova Sardegna

Olbia

Meridiana punta su Napoli con sette nuove destinazioni

Meridiana punta su Napoli con sette nuove destinazioni

La compagnia aerea olbiese, nel pieno della crisi licenziamenti, rafforza la sua presenza nell’aeroporto campano

17 settembre 2014
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OLBIA. Meridiana annuncia i licenziamenti ma intanto rafforza l’attività nello scalo di Napoli con sette nuove destinazioni che si aggiungono alle sei già servite a livello nazionale e alle quattro internazionali lanciate nel corso della scorsa estate.

Dal 26 ottobre a fine maggio, la compagnia viaggerà dal capoluogo campano verso Bologna, Genova, Milano Malpensa, Ginevra, Leopoli, Madrid e Sharm El Sheikh, grazie ai quattro Boeing 737 basati sullo scalo di Capodichino. Si tratta di un incremento delle attività di oltre il 60% rispetto all’inverno 2013.

Le nuove rotte sono dimostrazione che «puntiamo su Napoli e ci confermiamo come vettore di riferimento con 17 destinazioni servite», spiega il direttore commerciale Andrea Andorno.

Il primo obiettivo è quello di arrivare alla soglia di un milione di passeggeri, con 1,2 milioni di posti offerti, puntando sullo scalo campano come hub del Mediterraneo. Le nuove tratte domestiche si aggiungono ai voli per Linate, Torino, Verona, Catania e Cagliari.

Sul fronte internazionale, sottolinea Andorno, «raggiungiamo quattro volte alla settimana Madrid, destinazione che era scoperta anche per gli altri vettori».

La scelta di Leopoli, seconda città ucraina dopo Kiev, già raggiunta da Meridiana, nasce invece dalla consapevolezza che questa è la prima comunità straniera a Napoli.

La compagnia aerea mira quindi a confermare il trend positivo dell’estate, con 200mila passeggeri trasportati nel periodo giugno-settembre da e per Capodichino.

L’ad di Gesac, società che gestisce l’aeroporto di Napoli, ricorda gli investimenti di «circa 100 milioni di euro fatti negli ultimi 5-6 anni» e accoglie con soddisfazione la scelta di Meridiana. «È una delle compagnie che sta crescendo di più sul nostro scalo - sottolinea Armando Brunini - ed è un passo ancora più coraggioso perchè fatto in un momento di stagnazione economica, anche se Napoli ha mostrato una crescita soprattutto sulla dimensione internazionale».

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