La Nuova Sardegna

Olbia

Ricerche sul geotermico, due settimane per dire no

di Sebastiano Depperu
Ricerche sul geotermico, due settimane per dire no

In scadenza i termini dati ai Comuni per opporsi al progetto in Gallura e Anglona In caso di mancata risposta la Regione è pronta a procedere con i permessi

16 settembre 2014
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BORTIGIADAS. Sulla questione delle trivellazioni alla ricerca di energia geotermica la Regione è pronta ad andare avanti nonostante un anno fa fosse arrivato un forte “no” dai centri contrari al progetto in Gallura e Anglone e dall’Unione dei Comuni. Da Cagliari infatti è giunta la richiesta alle amministrazioni interessate al progetto chiamato “Sedini” (quelle di Bortigiadas, Badesi, Aggius, Trinità, Castelsardo, Sedini, Laerru, Bulzi, Valledoria, Santa Maria Coghinas, Perfugas e Viddalba) di esprimersi in merito: la comunicazione è partita il 31 luglio e i Comuni hanno 60 giorni di tempo per dare il loro parere. Nel caso non ci fossero risposte dalle amministrazioni, la Regione procederà con la formula del “tacito assenso”. Ci sono quindi solo 15 giorni per dire di no alle trivellazioni e nonostante l’atteggiamento fortemente contrario c’è il rischio che il tempo giochi a sfavore dei Comuni.

Tutto nasce quando la società toscana Geoenergy srl presenta alla Regione Sardegna due progetti con l’intento di creare delle centrali geotermiche tra Gallura e Anglona. La nota indirizzata ai Comuni dall’assessorato regionale alla difesa dell’ambiente (servizio Savi) ha come oggetto la “procedura di verifica di assoggettabilità e valutazione di impatto ambientale” relativa al progetto di permesso di ricerca di risorse geotermiche, con cui la Regione comunica alla Geoenergy di procedere al deposito presso il Savi e presso i Comuni di copia cartacea di tutti gli elaborati progettuali.

La notizia dei due progetti ha iniziato a circolare nell’agosto del 2013, portata all’attenzione pubblica lo scorso ottobre dal Meetup Movimento 5 Stelle Calangianus attraverso i media e con un convegno. Sono tante le motivazioni che si adducono per respingere il geotermico tra Gallura e Anglona: «Dall’analisi della documentazione presentata, il progetto nel suo complesso mostra lampanti e gravose lacune – spiega il sindaco di Bortigiadas, Emiliano Deiana –. Manca un'approfondita analisi costi-benefici per il territorio, un'adeguata valutazione delle conseguenze sulla salute pubblica. C'è una discriminazione nei confronti della popolazione del nostro territorio (liquidato cinicamente e machiavellicamente come area “scarsamente antropizzata”, laddove, in relazione ai valori soglia per le emissioni di idrogeno solforato, si attua un vero e proprio razzismo in materia di salute pubblica. Infatti, se per gliUsa il valore soglia è pari a 0,001 ppm (parti per milione) e per il progetto proposto ad Arborea è pari a 2 ppm, per il progetto “Sedini” sale a 10 ppm: come dire che la salute di un abitante del nostro territorio vale cinque volte meno di un residente di Arborea e diecimila volte meno della salute di un cittadino americano».

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