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La minoranza: inattendibili i dati sulla differenziata

La minoranza: inattendibili i dati sulla differenziata

AGLIENTU. Continua la polemica sulla raccolta differenziata ad Aglientu con il botta e risposta tra maggioranza e opposizione che, adesso, rincara la dose. A parlare, attraverso una nota, è Matteo...

16 settembre 2014
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AGLIENTU. Continua la polemica sulla raccolta differenziata ad Aglientu con il botta e risposta tra maggioranza e opposizione che, adesso, rincara la dose. A parlare, attraverso una nota, è Matteo Cassoni (foto), consigliere del gruppo di minoranza “Gioventù e progresso”. «Ci si domanda – scrive Cassoni – se la percentuale del 47 per cento di differenziata presumibilmente raggiunta a luglio 2014 sia attendibile o meno, in quanto i mezzi auto-compattatori coprono nello stesso viaggio più di un Comune, ed essendo sprovvisti di un sistema di pesatura in loco (previsto dal capitolato d'appalto) risulta difficile attribuire le effettive quantità di rifiuti prodotte dal singolo Comune. Risulta difficile capire come si possa promettere in consiglio comunale il raggiungimento del 67% di differenziata a novembre (per la quale sono stati spesi ulteriori 106mila euro) in assenza di dati certi».

Aggiunge il consigliere: “La cifra viene giustificata dall'amministrazione con l'assunzione da parte della ditta appaltatrice di 6 operatori, insufficienti a ricoprire il lavoro venutosi a creare e reso più difficile sia dalla scelta dei tempi di inizio della differenziata, sia dalla carenza di mezzi, pure previsti in capitolato d’appalto. Così l'amministrazione ha dovuto dirottato il personale comunale preposto al decoro urbano in aiuto alla raccolta dei cumuli di indifferenziata nelle aree ecologiche di Rena Majore e Vignola Mare». La minoranza, inoltre, ha raccolto segnalazioni di molti residenti dell'agro i quali lamentano il fatto che i rifiuti differenziati ed indifferenziati verrebbero riposti all'interno dello stesso mezzo, vanificando il loro impegno.

E sulla polemica riguardante l'assunzione tra gli operatori del capogruppo di maggioranza, afferma che «non sono certo in discussione i requisiti professionali, ma il fatto che da dipendente della ditta appaltatrice viene limitata l’attività di controllore tipica di un amministratore». (s.d.)

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