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Olbia

Terremoto a Meridiana: in mobilità 1.600 dipendenti. La Regione sollecita il ministro Lupi: «Subito un tavolo di crisi»

Terremoto a Meridiana: in mobilità 1.600 dipendenti. La Regione sollecita il ministro Lupi: «Subito un tavolo di crisi»

 L'ad Scaramella: «Passo obbligato ma doloroso». Il sindaco Giovannelli: «Danno al territorio, 600 sono di Olbia». I sindacati: «Vogliamo la stessa attenzione riservata ad Alitalia»

15 settembre 2014
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OLBIA. Meridiana accelera sul piano di ristrutturazione: da oggi scatta la procedura per la messa in mobilità di oltre 1.600 dipendenti in esubero strutturale e contemporaneamente parte il cambio della flotta che porterà la compagnia controllata dall'Aga Khan ad avere tutti aerei di tecnologia Boeing entro la fine del 2015.

Lo hanno deciso i consigli di amministrazione di Meridiana Fly e Meridiana Maintenance.

L'amministratore delegato. «La compagnia - ha sottolineato l'amministratore delegato Roberto Scaramella - è rimasta troppo a lungo legata alla sua struttura industriale degli anni '90, invece per rimanere competitivi bisogna adeguarsi al cambiamento, anzitutto tecnologico: Meridiana punta a una riorganizzazione aziendale ed industriale in linea con i principali concorrenti europei».

L'avvio della procedura per la messa in mobilità è stata comunicata ai sindacati e alle istituzioni. Coinvolge 1.478 dipendenti di Meridiana Fly (262 piloti, 896 assistenti di volo e 320 personale di terra) e di 156 di Meridiana Maintenance, la maggior parte delle quali già interessati da cigs. Lo strumento di questo ammortizzatore sociale era stato concordato nel febbraio 2011 in sede ministeriale tra la compagnia e i sindacati: prevedeva una durata complessiva di 4 anni e la successiva mobilità.

Saranno ora attivati gli opportuni confronti con le organizzazioni sindacali e le istituzioni per definire l'utilizzo degli strumenti per la gestione del personale in esubero.

«L'avvio di questa procedura - sottolinea Scaramella - è un passo obbligato sebbene doloroso. Proseguiamo nel percorso di rilancio di Meridiana e siamo soddisfatti dei risultati fin qui raggiunti, tuttavia la riduzione dell'attività avvenuta negli anni aveva prodotto già nel 2011 un eccesso di risorse strutturale. L'azienda, con il supporto del proprio azionista, si è impegnata a mantenere il maggior numero di risorse possibili in attività grazie alla cigs a rotazione. Ma con l'approssimarsi del termine della cassa integrazione - spiega ancora l'Ad - affrontare il problema dell'eccesso di capacità non è più rinviabile per recuperare rapidamente competitività».

La compagnia precisa che gli interventi sul personale annunciati oggi «riguardano attività che erano già in gran parte dismesse e non inficiano quindi in alcun modo sul normale sviluppo delle operazioni nè pregiudicano i livelli di servizio verso i propri clienti e partner, la cui soddisfazione rimane elemento centrale della strategia aziendale».

L'Aga Khan. Secondo vettore italiano, Meridiana trasporta annualmente 4 milioni di passeggeri, di cui 1,5 da e per la Sardegna. È di 3 miliardi di euro ad oggi il contributo stimato al pil nazionale corrispondente all'indotto generato dalla società, attività di indotto per oltre 20.000 persone. L'Aga Khan ha investito più di 350 milioni di euro solo negli ultimi 5 anni e secondo i vertici aziendali il nuovo piano, dopo anni di conti in profondo rosso, comincia a dare i suoi frutti: perdite dimezzate, dice Meridiana, negli ultimi 16 mesi rispetto rispetto all'anno precedente.

La Regione. Appreso dell’avvio della procedura di mobilità per i lavoratori della compagnia Meridiana, l’assessore regionale dei Trasporti della Sardegna Massimo Deiana ha contattato il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi e ha richiesto formalmente l’immediata convocazione di un tavolo istituzionale di crisi. «L’apertura della mobilità per i dipendenti Meridiana è una decisione particolarmente grave che si inserisce in un contesto di profonda crisi economica e occupazionale della Regione Sardegna nonchè dell’intero comparto del trasporto aereo nazionale», ha scritto l’assessore nella lettera inviata questa sera al ministro. «La Regione intende affrontare con decisione questa emergenza per scongiurare l’ulteriore emorragia di posti di lavoro non sostenibile dal sistema economico isolano», conclude il testo in cui si sollecita il Governo a intervenire.

Il sindaco di Olbia. «Parteciperemo al tavolo di crisi sollecitato dalla Regione e speriamo che il Governo riesca a dare risposte concrete per questo territorio». Così all'Ansa il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli che dopo aver appreso dell'avvio delle procedure di mobilità per oltre 1.600 dipendenti di Meridiana ha subito contatto l'assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana. «Il Consiglio comunale - annuncia il primo cittadino - affronterà la questione sin da questa settimana: non possiamo perder tempo, soprattutto se si pensa che una buona fetta di queste mobilità, si parla di circa 600 persone, è residente a Olbia».

Cgil, Cisl e Uil. «Un atteggiamento inaccettabile, sarà mobilitazione». I sindacati sono sul piede di «guerra» contro la decisione dei consigli di amministrazione di Meridiana Fly e Meridiana Maintenance di far scattare da oggi la procedura per la messa in mobilità di oltre 1.600 dipendenti in esubero strutturale. «Questo Ad non si è smentito - dice all'Ansa Franco Monaco, segretario provinciale della Cgil e delegato regionale del sindacato per il trasporto aereo -, ma noi ricorreremo alla mobilitazione di tutti i lavoratori». Il rappresentante sindacale sollecita le istituzioni «sia regionali che nazionali affinchè svolgano il loro ruolo, e venga data anche a Meridiana la stessa attenzione che è stata posta per la vertenza Alitalia. Qua parliamo di oltre 1.600 buste paghe se si considera che vogliono tagliare 1.470 dipendenti in esubero da Meridiana Fly e altri 160 da Meridiana Maintenance. Noi chiedevamo la ristrutturazione della compagnia, non la chiusura, perchè per come stanno dimensionando la compagnia, sarà destinata alla non sopravvivenza».

Anche la Uiltrasporti esprime forte preoccupazione per la grave crisi della compagnia e la formalizzazione della procedura di licenziamento collettivo dei dipendenti. «Purtroppo, sterili scioperi e posizioni rigide hanno impedito di fatto un reale e costruttivo confronto atto ad anticipare e ricercare soluzioni volte alla tutela dell'occupazione dei dipendenti Meridiana, con una incomprensibile e inutile perdita di tempo», scrive in una nota William Zonca, segretario regionale della Uiltrasporti, settore aereo. Anche la Uil chiede «un forte impegno da parte del presidente regionale e del governo nazionale affinchè venga convocato immediatamente un tavolo interministeriale specifico per la gestione della vertenza Meridiana, compagnia volano non solo dell'economia del Nord Est sardo, ma di tutta l'Isola».

«Questo è l'epilogo che certifica la gestione fallimentare del management della compagnia ma anche della politica regionale su trasporto» sottolinea Mirko Idili, segretario provinciale della Cisl gallurese. «la Regione si è mostrata sorda rispetto all'allarme lanciato ormai da tempo, e questa richiesta di un tavolo interministeriale, che noi avevamo richiesto prima dell'estate, sembra ormai quantomeno tardiva. La risposta ad un simile atteggiamento - conclude - deve esser forte e necessariamente unitaria da parte di tutto il territorio e di tutte le forze. Quello che viene messo in discussione a questo punto è il diritto, costituzionalmente riconosciuto, di libertà di movimento di noi sardi. questa decisione si abbatterà sui lavoratori, ma anche su tutti i sardi e sull'economia»

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