La Nuova Sardegna

Olbia

La lente della procura sui 2 milioni di euro imposti alla Colony

La lente della procura sui 2 milioni di euro imposti alla Colony

La convenzione firmata dal Comune nell’aprile del 2010 stabiliva che quei soldi venissero spesi in opere pubbliche

15 settembre 2014
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ARZACHENA. La regolarità delle concessioni edilizie per costruire le suite degli hotel della Costa Smeralda, ma anche il contenuto della convenzione firmata da Comune e Sardegna Resorts nell'aprile 2010 e il metodo di assegnazione degli appalti milionari alle imprese. La procura di Tempio passa al setaccio i documenti sequestrati nei giorni scorsi tra Arzachena e Cagliari. Iter lungo. Due amministrazioni regionali, Soru e Cappellacci e due comunali, Pasquale Ragnedda e Piero Filigheddu, accompagnano l'iter del restyling degli hotel Smeraldi.

Giunta Ragnedda. Nel 2007 la Colony di Tom Barrack chiede l’ampliamento degli alberghi. La legge vigente è il ppr versione Soru e impone l’intesa. Nel dicembre 2007 il Consiglio comunale dichiara inammissibile l'intesa. L'aula, come anticipato dalla Regione, ritiene che le suite siano contrarie al Ppr perché separate dal corpo centrale dell'albergo. Nei primi mesi del 2008 la Colony rimodula il piano e riporta le ville all'interno del comparto. Si riattiva la procedura di intesa. La Regione dice ok in conferenza di servizi all'aumento del 25% per cento, ma impone l'accordo di programma. Comune, Regione e privato devono concordare come realizzare gli interventi perché ci siano reali ricadute economiche.

Giunta Filigheddu. Nel giugno del 2008 a Palazzo Ruzittu si insedia Piero Filigheddu. La sua giunta prepara la bozza di accordo di programma e la invia al presidente Soru. Che però a novembre si dimette prima di firmarlo. Il 2009 segna il cambio di giunta in Regione. Arriva Ugo Cappellacci e con lui il Piano casa. La legge supera la formula dell’intesa soriana e assegna di diritto il 25% di volumi agli hotel. Nell'aprile 2010 la Regione in conferenza di servizi approva il piano di ampliamento. Che passa poi in Consiglio comunale. La delibera del maggio 2010 esce dall'aula con i soli voti della maggioranza. La minoranza di Alberto Ragnedda abbandona i banchi. Il giorno dopo viene firmata la convenzione allegata al piano col cronoprogramma dei lavori, 4 anni; gli oneri concessori, 4 milioni e mezzo; 2 milioni da trasformare in opere pubbliche. Giugno 2010 ok alla prima licenza edilizia del Romazzino.

Giunta Ragnedda. Ad agosto 2012 la giunta di Alberto Ragnedda chiede alla Sardegna Resorts, il versamento dei 2 milioni di euro. Il pagamento del primo milione avviene nel 2013.

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