La Nuova Sardegna

Olbia

Circo Martin, ricorso ai giudici del riesame

Sequestro degli animali, i legali contro la Lav per le accuse di maltrattamenti: attacco preordinato

14 settembre 2014
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OLBIA. E ora il “Circo Martin” lascia la ribalta ai suoi legali. Dopo il sequestro di diversi animali avvenuto ad Arzachena su segnalazione della Lega antivivisezione un paio di settimane fa per presunti maltrattamenti, i difensori del rappresentante legale del circo parlano di «una vicenda paradossale di cui l'impresa nostra assistita è stata vittima». Un leone, dieci cavalli, due ippopotami, due dromedari e un elefante, che sarebbero dovuti andare in scena proprio ad Arzachena, sono stati affidati allo stesso circo, ma col divieto di utilizzarli.

«Lo scorso 28 agosto – scrivono in una nota gli avvocati dell’Ente circhi, Francesco Mocellin e Valentina Nichele – è stato eseguito un sequestro disposto dal Gip del tribunale di Tempio di tutti gli animali che si trovavano nel circo sulla scorta di asseriti maltrattamenti. Va fatto presente che il sequestro riguarda inopinatamente tutti gli animali nella loro generalità, senza alcuna ulteriore specificazione, e l'azione della magistratura ha preso le mosse da una denuncia della locale Lega antivivisezione».

«Si tratta, evidentemente, dell'ennesimo attacco preordinato da parte della Lav – asseriscono i legali – che sembra aver individuato nel "Circo Martin" un obiettivo sensibile per colpire il circo in generale e per ottenere una razione del rilievo mediatico necessario alla sopravvivenza e alla legittimazione dell'associazione animalista stessa. Nel caso in questione, il sequestro pare non trovare alcun fondamento fattuale ma essere il frutto di dati parziali e distorti, nel perfetto stile adottato da alcune associazioni animaliste come la Lav. Il maltrattamento viene solo gridato senza che alcun riscontro oggettivo e scientifico venga introdotto a supporto».

I due avvocati aggiungono inoltre che «ciò che appare ancor più avvilente è come la Lav non sia evidentemente interessata, né punto né poco, al benessere degli animali ma solo a rinforzare la propria autoreferenzialità in quella parte di opinione pubblica più o meno vagamente animalista. Tant'è che i primi ad essere danneggiati da un eventuale prelevamento dal loro ambiente abituale, cioè quello del circo, con conseguente interruzione dei rapporti con coloro che se ne sono sempre occupati, sono gli animali stessi. Tutto ciò per tacere delle gravi conseguenze economiche in capo al circo. Non va dimenticato che qualche mese fa sempre la Lav aveva tentato un'analogo blitz – sempre contro il Circo Martin – ma che il Gip del tribunale di Cagliari non aveva ritenuto sussistenti i presupposti per la concessione del sequestro». E annunciano il ricorso contro il sequestro al tribunale del riesame. (apal)

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