La Nuova Sardegna

Olbia

Vegetazione nei canali, riaffiora la paura

di Antonello Palmas
Vegetazione nei canali, riaffiora la paura

Interrogazione di Forza Italia: nessuna pulizia e la stagione delle piogge è vicina. L’assessore Spano: lavori presto al via

09 settembre 2014
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OLBIA. L’estate prolungata non fa dimenticare la devastazione del 18 novembre e ora che il calendario dice “settembre” e quindi avverte che è vicino l’inizio dell’autunno con le sue piogge, riaffiora la paura. La tragedia del ciclone Cleopatra ha reso tutti un po’ più attenti, ad esempio alle condizioni dei canali che attraversano la città e dai quali dieci mesi fa fuoriuscì il mostro d’acqua che invase la città. La vegetazione in molti tratti particolarmente rigogliosa, il fango e molti detriti non lasciano tranquilli: si teme che il dramma possa ripetersi. Certo la questione sicurezza non dipende solo dalla pulizia dei canali, ma da tanti fattori e da una situazione urbanistica ormai strutturata e difficilmente rimediabile. Ma la manutenzione è un’attività basilare e fa impressione vedere, ad esempio, il canale che costeggia via Belgio invaso dalle piante specie vicino alla ferrovia, una sorta di pericoloso tappo proprio nel luogo in cui morirono madre e figlioletta.

Il gruppo consiliare di Forza Italia (primo firmatario Pietro Carzedda) ha proposto un’interrogazione urgente all'assessore all'ambiente del Comune, Giovanna Spano, e al presidente del Consiglio comunale, Vanni Sanna, sulla pulizia dei canali Siligheddu, Gadduresu, San Nicola e Zozò. «A seguito di segnalazioni pervenute da cittadini seriamente preoccupati e a seguito di sopralluoghi – si legge –, abbiamo constatato che i canali sono ostruiti da arbusti e vegetazione, in modo da non permettere il regolare deflusso dell'acqua». Secondo Fi, «premesso che la pulizia viene effettuata in estate per giungere alla stagione delle piogge in una condizione di sicurezza, a tutt'oggi il Comune a non ha provveduto alla pulizia e al ripristino ponendo di fatto la città in una situazione di permanente e grave pericolo». Forza Italia chiede quindi all’amministrazione «di conoscere se e quali procedure abbia attivato al fine di procedere con urgenza alla pulizia».

L’assessore all'ambiente Giovanna Spano, appreso dell’interrogazione, ricorda che «esiste una direttiva regionale che sconsiglia vivamente le operazioni di manutenzione da marzo a settembre per rispettare la vegetazione e la nidificazione di diverse specie animali». L’assessore perà rassicura: «Stiamo monitorando la situazione e disponiamo delle risorse stanziate per l’anno scorso, già spendibili (i lavori sono già stati appaltati). Inoltre interverremo con altri 130 mila euro forniti a suo tempo dal commissario per l'emergenza (già svolte le le gare). Entro settembre di sicuro effettueremo le opere, stamane (ieri, ndr) i tecnici hanno svolto una ricognizione».

Aggiunge la Spano: «So bene che la gente ora ha paura. Ma è bene sapere che la presenza di vegetazione non è solo un danno, perché il realtà, se da una parte riduce la sezione idraulica del canale, dall’altra ha l’effetto di ridurre la velocità di percorrenza dell’acqua: radere al suolo tutto non è la soluzione» avverte. «Purtroppo, nel corso degli anni, ho visto l’amministrazione sempre più sola ad affrontare problematiche complesse legate anche ai cambiamenti climatici per le quali occorrerebbero invece più risorse e competenze molto specialistiche (geologi, botanici, naturalisti), che in questo momento non ci sono». Il riferimento è ai vincoli del patto di stabilità e alla riduzione progressiva dei trasferimenti regionali e statali: «Non è quindi un problema di cattiva amministrazione», dice. Sul rio Siligheddu sono invece in corso i lavori di ripristino degli argini, la cui tempistica per l’affidamento delle opere ha provocato qualche ritardo.

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