La Nuova Sardegna

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l’alta gallura

Frediani all’attacco: «Per Olbia serve una nuova strada»

di Angelo Mavuli

Il sindaco di Tempio: «Ci sono già progetti e fondi, la vecchia arteria va aggiustata ma non è la soluzione ideale»

05 settembre 2014
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TEMPIO. Monte Pino non può essere per i tempiesi la «nuova strada per Olbia» Romeo Frediani non ha dubbi. L’intervento per il ripristino della viabilità su Monte Pino, dove si verificò il 18 novembre il tragico crollo che inghiottì tre vite, secondo il primo cittadino tempiese, non può essere contrabbandato come la nuova strada Tempio-Olbia.

«Premesso che occorre quanto prima eliminare, anche con soluzioni palliative, l’interruzione di Monte Pino – sottolinea subito Romeo Frediani – e su questo non ci piove, sarà bene anche precisare che l’intervento su quell’arteria, non potrà mai essere accettato dal territorio come sostitutivo di una strada, la Tempio-Olbia sulla quale si parla da tempo e per la quale esistono, va detto a chiare lettere, atti regionali concreti».

Per Romeo Frediani, che dice di parlare ovviamente a titolo personale, (in attesa di potersi consultare con i sindaci di Calangianus, Luras, Sant’Antonio, Telti e Olbia, tutti comuni interessati ad una nuova arteria), se corrispondesse al vero la notizia dei 10/11 milioni già disponibili, non sarebbe male ipotizzare, per esempio, con questa cifra, la realizzazione di un lotto funzionale del progetto preliminare della “nuova” Tempio-Olbia, già redatto a suo tempo dalla regione Sardegna.

«Quel progetto – racconta Romeo Frediani –, è stato inviato tempo fa ai comuni interessati per eventuali osservazioni. Auguro che queste osservazioni vengano fatte quanto prima. Soprattutto però auspico che ci sia da parte di tutte le amministrazioni comunali la volontà ferrea perché questa volta l’arteria Tempio-Olbia venga finalmente realizzata con tutti i crismi».

Da una parte quindi la necessità urgente di accorciare le distanze fra le due città una volta capoluogo di una provincia ormai ora commissariata, e oggi arrancanti entrambe, dall’altra la preoccupazione, a Tempio, che l’agognata strada che l’avvicinerebbe in maniera decisa al porto dell’isola Bianca e all’aeroporto Costa Smeralda si allontani, ancora una volta con effetti devastanti e sicuramente per molto molto tempo ancora. « Se ad arte – , conclude con un avvertimento Romeo Frediani –, qualcuno dovesse creare inutili rallentamenti all’iter procedurale del progetto regionale, ritengo la cosa particolarmente grave, da denunciare dunque e, ovviamente, impedire con forza».

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