La Nuova Sardegna

Olbia

L’allarme dei sindacati di polizia: vanno via anche i rinforzi estivi

L’allarme dei sindacati di polizia: vanno via anche i rinforzi estivi

Da ieri, a Olbia e Porto Cervo, non ci sono più gli aggregati: «Ma la stagione turistica non è finita L’assegnazione doveva durare di più. Difficile, con gli altri tagli in arrivo, garantire sicurezza»

02 settembre 2014
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OLBIA. «Alle parole del Governo non seguono i fatti. E così, anche per la polizia di Stato, i pericolosi tagli annunciati, stanno per diventare esecutivi»

A lanciare un allarme sempre più forte sono le segreterie provinciali dell’Ugl e della Consap, preoccupate dell’arrivo di una pesantissima scure «che non tiene conto dei sacrifici professionali e personali che i poliziotti sostengono quotidianamente, rischiando la vita ogni giorno e senza alcuna tutela. Sono numerose le iniziative che a livello nazionale e locale stiamo portando avanti per far sentire la nostra voce, ma tutto ciò sembra non interessare nessuno. Ed è giusto che i cittadini, quelli che chiedono continuamente la presenza sul territorio delle nostre pattuglie e che si rivolgono ai nostri uffici, sappiano che è sempre più difficile mantenere alto uno standard di sicurezza e legalità».

La situazione che si prospetta per la Gallura, poi, è disastrosa.

«Da ieri, per esempio, - spiegano Massimiliano Pala della Consap e Tamara Marcelli dell’Ugl -, si è concluso il periodo di assegnazioni temporanee di poliziotti nei commissariati di Olbia e Porto Cervo. Poco importa se la presenza dei vacanzieri è massiccia anche nella prima decade di settembre; a nostro modestissimo parere, tale periodo di aggregazione doveva quindi proseguire per ragioni facilmente intuibili».

Cercano di essere pratici e immediati, i due sindacati di polizia. «A breve, nella provincia di Olbia Tempio, saremo a un passo dal baratro. Sia per il mancato turn over che per le soppressioni di diversi presìdi di polizia. E poi, per quanto riguarda la provincia di Olbia Tempio, si avvicinano le chiusure della squadra nautica e del nucleo sommozzatori di Olbia, del posto di polizia ferroviaria di Golfo Aranci, del distaccamento della Polstrada di Tempio. Senza dimenticare il declassamento della sottosezione della Polizia Ferroviaria di Olbia a Posto di Polizia. Il Governo, attento a molti aspetti della vita sociale, si è finora dimostrato sordo ad aumentare le risorse economiche per il controllo del territorio e la repressione di reati predatori e contro il patrimonio. E infatti non ha previsto un concreto riconoscimento per la specificità dei lavoratori della sicurezza, non ha dato ancora avvio alla previdenza complementare, e non ha stanziato un euro per una riforma delle carriere che disciplini meglio i compiti e le funzioni degli operatori di polizia. Vogliamo quindi esternare tutto il nostro dissenso e il malcontento poiché ci sentiamo traditi dagli stessi governanti che difendiamo e che scortiamo incessantemente. Ma soprattutto siamo stanchi delle belle parole a cui non seguono i fatti: perché con le belle parole, non si pagano le bollette e le rate del mutuo». (s.p.)

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