La Nuova Sardegna

AGLIENTU. Tiene banco ad Aglientu la quereLle tra minoranza e maggioranza sulla raccolta differenziata.

Dopo l'attacco dell’opposizione e la risposta dell’assessore all’Ambiente Michela Moi, c'è la precisazione di Pietro Giorgioni e del suo gruppo. «Dopo un anno e 3 mesi l’assesore Moi si è resa conto di essere amministratore e assessore, e di risolvere le oscenità fatte nel passato: meglio tardi che mai. Voglio precisare all’assessore che non la conosco dal punto di vista amministrativo e penso nemmeno lei. Non abbiamo mai discusso su nessun problema e tantomeno l'ho sentita in Consiglio in quanto non è mai intervenuta». Sulla differenziata: «Forse, quando è partita, l’assessore non aveva mire amministrative e non si preoccupava di ciò che succedeva nel territorio. Voglio ricordarle che la differenziata è partita per tutto il territorio della allora comunità montana con Giorgioni presidente, con un progetto anche se ibrido ma che ha fatto del bene all’ambiente: poi, spettava ad altri migliorarlo e completarlo. Pietro Giorgioni ha fatto il sindaco per 10 anni e ha sempre guardato in avanti senza pensare ad eventuali errori fatti negli anni passati dagli altri. Ma la minoranza non è solo Giorgioni, ci sono altri membri con un cervello funzionante, in grado di pensare e scrivere da soli, persone preparate e autosufficienti. Sono persone indipendenti con capacità di intervenire anche in Consiglio anche in assenza di Giorgioni. Per quanto riguarda il capogruppo assunto dalla ditta che ha l’appalto dell’Unione dei Comuni dove c’è anche Aglientu, non è sicuramente una valutazione che deve fare la minoranza; ma, se la maggioranza vuole trovare scusanti, non racconti la barzelletta del curriculum che la ditta teneva nel cassetto da tre anni». (s.d.)