La Nuova Sardegna

Olbia

Fasolino: no all’accorpamento del Demanio

Fasolino: no all’accorpamento del Demanio

Il consigliere regionale di Forza Italia in trincea per difendere l’autonomia della sede gallurese

30 agosto 2014
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OLBIA. Dall’Autorità portuale all’Ufficio demanio marittimo, la Gallura rischia di perdere due presidi strategici, in odore di accorpamento a Cagliari e Nuoro. Sul fronte del Demanio, incalza Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci e consigliere regionale di Forza Italia. «È sconcertante – dice – che si rischi anche questo taglio nel nostro territorio, privando la Gallura di un servizio importante, specie alla luce del numero di concessioni demaniali e porti in questa zona».

« L'esigenza – aggiunge Fasolino – è sempre quella della spending review, il risparmio. Ma siamo sicuri che un accorpamento porti sempre a un vero taglio della spesa? E perché deve essere proprio la Gallura a rimetterci anche quando la logica imporrebbe scelte diverse? La mia convinzione è che mantenere l'attuale assetto sia la scelta migliore, non è certo dettata da logiche campanilistiche. La sede gallurese, infatti, è raggiungibile in meno di un'ora da qualunque punto costiero della Gallura risultando quindi baricentrica rispetto al territorio di sua competenza».

«La scelta della giunta regionale appare, inoltre, illogica e irrazionale anche dal punto di vista economico – aggiunge ancora il consigliere regionale gallurese – accorpando un servizio funzionante a un servizio, quello di Nuoro, che praticamente non esiste. L'accorpamento avrebbe ancora meno senso se pensiamo ai numeri che sono nettamente sovrastanti rispetto a tutti gli altri servizi della Sardegna, basti pensare ai circa 20 porti dell'area gallurese, alcuni di grande rilevanza per traffico passeggeri e navi da crociera, contro l'unico porto, Cala Gonone, del territorio nuorese». «La scelta della giunta regionale su questo tema - incalza Fasolino - mi ricorda altre scelte scellerate ai danni della Gallura come, solo per citare qualche esempio, quella di aver destinato solo il 10% dei fondi per l’alluvione a Olbia, uno dei comuni più colpiti, o come la chiusura dei distaccamenti del tribunale di Tempio, o ancora la proposta di accorpamento della Asl di Olbia con quella di Sassari e Nuoro, i tagli ai vigili del fuoco e alle forze dell'ordine. Continuerò a fare quanto possibile per evitare ulteriori scippi ai danni della Gallura e a difendere l'autonomia del nostro territorio». (red.ol.)

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