La Nuova Sardegna

Olbia

Chiesa del Sacro Cuore, a rischio il finanziamento

di Angelo Mavuli
Chiesa del Sacro Cuore, a rischio il finanziamento

L’accordo di programma da 900mila euro per costruire l’edificio è stato rivisitato La prima pietra fu messa nel 2004. Dopo 10 anni la parrocchia è ancora un sogno

21 agosto 2014
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TEMPIO. I tempi per la realizzazione della chiesa parrocchiale del Sacro Cuore, unica fra le tre parrocchie cittadine a non avere ancora una sua chiesa madre, potrebbero, (mai però il condizionale è stato così d’obbligo), dilatarsi oltre misura. Il finanziamento di 900 mila euro, frutto di un accordo di programma del “Pia SS18”, stipulato nel 1999 e rimodulato a metà febbraio di quest’anno, forse per motivi legati alla spending review, sarebbe stato “rivisitato”. A rischio la costruzione dell’edificio sacro e l’erogazione del contributo.

La notizia, filtrata fra mille cautele, da ambienti dell’Ufficio tecnico comunale, ha cominciato a circolare nei giorni scorsi nell’ambito della stessa parrocchia. Ma il parroco, don Efisio Coni, ha però dichiarato di non saperne nulla.

Ogni notizia ufficiale a questo punto viene perciò rimandata a fine mese, quando gli uffici competenti torneranno a lavorare a pieno regime. Un cammino irto di difficoltà quello della erigenda chiesa del Sacro Cuore che ha avuto inizio, nel piazzale della Pischinaccia, accanto alla Palazzina Comando, il 30 ottobre del 2004, quando, l’allora vescovo di Tempio monsignor Paolo Atzei, con una solenne e partecipata cerimonia, pose la prima pietra. Dopo poco tempo i lavori, per una serie di sfortunate vicende furono sospesi, per qualche mese e subito dopo però definitivamente interrotti. Da quattordici anni, la forma dodecagonale del tempio interrotto, visibile da diversi punti della città, è diventata parte integrante di un paesaggio brutto a vedersi.

Con i 900 mila euro del piano “Pia SS18” del 1999, integrati da 300 mila euro di un cofinanziamento Cei, si sperava che i lavori potessero riprendere subito. A marzo di quest’anno, infatti, quando il piano fu rimodulato non erano pochi i parrocchiani del Sacro Cuore e non solo, che speravano di poter vedere finalmente realizzata la loro chiesa parrocchiale per la metà di giugno 2015, quando la Chiesa celebrerà appunto la festività del Sacro Cuore. La parrocchia, attivissima su diversi fronti soprattutto nel campo sociale, contraddistinta da una comunità forte, molto compatta e con un forse senso dell’appartenenza, spera ovviamente che eventuali problematiche sulla vicenda possano essere superate. Quattordici anni raminghi ed orfani di una chiesa cominciano davvero a pesare.

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