La Nuova Sardegna

Olbia

Le nuove ricette politiche per rilanciare il sughero

di Pietro Zannoni
Le nuove ricette politiche per rilanciare il sughero

Calangianus: al convegno organizzato da Contiamoci avanzate alcune soluzioni Promuovere il prodotto nelle fiere dei Comuni galluresi e lavorare in sinergia

04 agosto 2014
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CALANGIANUS. Far ripartire il settore del sughero parlandone anche con i turisti. Questa la finalità del convegno che ieri l’altro si è tenuto a Calangianus dai giovani dell’associzione “Contiamoci” che ha vistro tra i relatori Carlo Marcetti, docente di economia al polo universitario di Olbia, e dell’intervento dei due consiglieri regionali eletti in Gallura, i sindaci Giuseppe Meloni (Loiri Porto san Paolo) e Giuseppe Fasolino, di Golfo Aranci. Un convegno voluto dai giovani di Calangianus per far conoscere, a partire dai turisti che arrivano nell’isola, le immense potenzialità del sughero, dal quale si ricavano non soltanto tappi per prestigiosi vini, ma una infinità di prodotti per usi industriali, edili, di abbigliamento e calzature. I consiglieri regionali hanno assicurato che, pur militando in diverse formazioni politiche (maggioranza e minoranza), lavoreranno insieme per cercare di dare soluzioni ai problemi del sughero. Giuseppe Fasolino ha proposto di far conoscere il sughero in ogni fiera cui parteciperà il Comune di Golfo Aranci, dove nello stand ci sarà un angolo per il sughero e Calangianus. Giuseppe Meloni ha spiegasto che i colleghi del consiglio hanno affrontato la vertenza sughero alla stregua di altri settori , in crisi, dell’economia regionale, proponendo interventi mirati.

«Ma il il sughero – ha rimarcato Meloni –, non ha bisogno di elemosine o contributi tappabuchi, ma vuole che le istituzioni creino condizioni strutturali per sviluppare tutte le potenzialità del settore». Carlo Marcetti ha detto che le vecchie politiche dei finanziamenti a pioggia sono tutti miseramente falliti, ed ora è necessario rimboccarsi le maniche «per rimettere in sesto un settore importante, per l’economia isolana, qual’è quello del sughero».

Il sindaco Gio Martino Loddo ha quindi concluso affermando che «noi accettiamo la sfida dei tempi. Serve comunque un salto di qualità che porti al miglioramento della vita sociale ed economica e quindi allo sviluppo adeguato ai tempi dell’economia sugheriera».

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