La Nuova Sardegna

Olbia

la convenzione

Il Piano casa: alla Marina la cubatura per le villette

OLBIA. Il Comune scivola sul Piano casa: nell’operazione Punta Saline hanno guadagnato (e tanto) i privati mentre l’amministrazione pubblica (cioè il bene comune) ha inghiottito la più amara delle...

01 agosto 2014
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OLBIA. Il Comune scivola sul Piano casa: nell’operazione Punta Saline hanno guadagnato (e tanto) i privati mentre l’amministrazione pubblica (cioè il bene comune) ha inghiottito la più amara delle beffe.

I fatti: nel 2010 la Marine assistance international srl, titolare della concessione demaniale, presentava al Comune un aproposta di demolizione del capannone esistente per il ricovero delle imbarcazioni con il conseguente trasferimento della cubatura in un altro lotto di sua proprietà, lungo la strada statale 125, per la realizzazione di fabbricati a uso abitazione (villette, tanto per essere chiari). Tutto secondo la legge regionale numero 4 del 2009, meglio nota come Piano casa. Il 23 luglio 2012 la marine assistance srl cedeva al Comune l’area dell’attività di rimessaggio (circa 5.000 metri quadrati), così come previsto dalla convenzione edilizia stipulata il 21 settembre 2011 in applicazione del Piano casa. L’area contesa di Punta Saline, dunque, è a tutti gli effetti di proprietà comunale, ma l’amministrazione di fatto non può disporne. La Marine assistance srl, invece, la sua cubatura ex Piano casa l’ha avuta e utilizzata. In altre parole, se il Piano casa funziona sempre così le convenzioni edilizie rischiano di diventare un vero e propri assalto alla diligenza.

In tutta la partita resta ancora un dubbio da sciogliere: non fa parte dell’area ceduta al Comune una stradina, unica via d’accesso che permette di raggiungere la Marina Punta Saline senza passare per il terreno comunale. Potrebbe essere un caso, oppure la conferma che la Marine assitance non ha mai pensato di abbandonare quella banchina.

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