La Nuova Sardegna

Olbia

arzachena

Guerra a colpi di carta bollata fra ambulanti e polizia locale

Guerra a colpi di carta bollata fra ambulanti e polizia locale

ARZACHENA. Guerra a colpi di carta bollata fra gli uomini della polizia locale di Arzachena e una società che gestisce la vendita ambulante di granite, bibite e gelati sui litorali di competenza del...

23 luglio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





ARZACHENA. Guerra a colpi di carta bollata fra gli uomini della polizia locale di Arzachena e una società che gestisce la vendita ambulante di granite, bibite e gelati sui litorali di competenza del comune smeraldino. Proprio alcuni giorni fa il comandante della polizia locale, Gianni Serra, aveva comunicato che due venditori erano stati denunciati per minacce e la loro merce era stata sequestrata, dopo che i ragazzi con i loro carretti si trovavano a vendere la loro merce in arenili in cui tale attività sarebbe proibita e con titoli non in regola.

Ieri la replica dei titolari della società, la Sea and sun, che ha sede legale a Monserrato, in provincia di Cagliari. «Abbiamo presentato una serie di denunce ai carabinieri della stazione di Porto Cervo – dicono Alessandro Atzeni e Antonello Aru, due dei tre titolari della società –. Questo perché siamo stufi di subìre continue vessazioni. Operiamo in tutta la Sardegna, da Cagliari a Santa Teresa, e non si capisce per quale motivo gli unici problemi li incontriamo ad Arzachena, mentre negli altri comuni tutto va avanti tranquillamente».

La Sea and sun ha iniziato a operare nel 2010 anche nei litorali arzachenesi. «Da allora ci sono stati sempre problemi, a parte che nel 2012. Lo scorso anno ci siamo rivolti al Tar per annullare il bando che ci escludeva dalla vendita. Abbiamo ottenuto la sospensiva dell’atto amministrativo del comune e a settembre il Tar ci ha dato ragione. Quest’anno abbiamo partecipato al bando del Comune e lo abbiamo vinto, classificandoci primi nella graduatoria alimentare. L’autorizzazione per l’attività ci è arrivata solo il 4 luglio, ma pazienza. Ci siamo messi d’impegno, per cercare noi e i nostri collaboratori di portare onestamente il pane a casa, e dando lavoro a tante persone. Invece ci trattano come se fossimo dei delinquenti».

L’ultimo episodio nel fine settimana. Ai venditori è stato contestato di esercitare in litorali in cui, secondo un’ordinanza sindacale, il commercio ambulante è proibito, e anche di aver esibito fotocopie di licenza. «Intanto – dicono ancora Atzeni e Ara – non capiamo perché, dopo aver vinto il bando per esercitare nell’area demaniale di competenza del comune, ci siano delle restrizioni. Per quanto riguarda la fotocopia, si trattava invece di copia conforme in tutti i casi in cui ci è stato richiesto di esibire il documento. Copia conforme che, lo ricordiamo, può essere autenticata in qualsiasi comune italiano, non solo in quello di competenza diretta. Noi, ad esempio, abbiamo fatto la copia conforme al comune di Palau. Siamo stanchi, vogliamo solo lavorare. Per questo alla fine ci siamo rivolti ai carabinieri».(en.g.)

In Primo Piano
Politica

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe La Regione: «Faremo interventi strutturali»

Le nostre iniziative