La Nuova Sardegna

Olbia

cultura

Rassegna letteraria, domina l’impegno

Rassegna letteraria, domina l’impegno

TEMPIO. Anche quest’anno uno dei pezzi forti dell’estate culturale tempiese sarà la rassegna degli incontri letterari organizzata da Carta Dannata e Libreria Max 88. Come sempre, gli autori dovranno...

22 luglio 2014
2 MINUTI DI LETTURA





TEMPIO. Anche quest’anno uno dei pezzi forti dell’estate culturale tempiese sarà la rassegna degli incontri letterari organizzata da Carta Dannata e Libreria Max 88. Come sempre, gli autori dovranno concedersi a un duplice impegno: un anteprima pomeridiana della loro opera presso il carcere di Nuchis a discutere di letteratura, trame e generi con i detenuti, sempre molto interessati a questo genere di proposte culturali; di sera, nella sala della libreria, in via Roma 25, intorno alle 19,30), il consueto appuntamento con i lettori. Tutto questo da martedì 22 luglio con un’opera di Francesco Trento sugli epigoni della Resistenza edita da Laterza: “La guerra non era finita. I partigiani della volante rossa”.

Accompagnato da lusinghiere e meritate segnalazioni da parte della critica, il libro mette a fuoco le vicende dei partigiani lombardi che abbracciarono il progetto del “tenente Alvaro”, nome da “combattimento” di Giulio Poggio, che, a Liberazione avvenuta, decise di non sciogliere le fila per montare in un certo senso la guardia sugli avvenimenti in corso e sulla non facile transizione dalla caduta del regime alla democrazia.

Di altro genere saranno le opere degli altri due autori, Bainzu Piliu e Pier Bruno Cosso, che verranno presentate il 5 e il 7 agosto. Piliu racconterà ai lettori gli anni travagliati che dall’impegno politico di matrice indipendentistica lo condusse, con una dura accusa di complotto contro lo Stato, al carcere. Geometra, laureatosi in Farmacia, insegnerà Chimica all’Università di Sassari, sarà sindaco di Bulzi e prenderà una seconda laurea, questa volta in psicologia.

Elementi autobiografici sono presenti anche nel romanzo del sassarese Pier Bruno Cosso. “Il giorno della tartaruga” (titolo del romanzo dato alle stampe da Parallelo45) è un po’ come una metafora della vita, che, proiettata avidamente sul futuro, può aprire talvolta nuove vie verso un passato che sembrava essersi definitivamente cancellato. (g.pu.)

In Primo Piano
Politica

Sanità, liste d’attesa troppo lunghe La Regione: «Faremo interventi strutturali»

Le nostre iniziative