La Nuova Sardegna

Olbia

Nessun assalto, ma lo shopping riparte

di Serena Lullia
Nessun assalto, ma lo shopping riparte

Avvio un po’a rilento, ma i negozianti sono fiduciosi. Sconti del 30% per cominciare, ma c’è anche chi applica il 50

08 luglio 2014
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OLBIA. La grande attesa del passato è roba da preistoria, da foto in bianco e nero. La corsa ai capi in saldo ha perso parecchio fascino negli anni, appannato dalla crisi, dalle vendite on-line, dall'offertona creata per ogni occasione. Un trend che trova conferma nei giudizi in chiaro-scuro dei negozianti. Alcuni hanno scelto la partenza soft. 30 per cento di sconto nella prima settimana. Altri hanno giocato pesante da subito, 50 per cento dal primo giorno.

Nel negozio di abbigliamento Nuna Lie, sotto il portico, in piazza Matteotti, c'è un bel via vai. I prezzi, già bassi tutto l’anno, ora sono stracciati. Il taglio dei costi va dal 30 al 50 per cento. «Stiamo lavorando molto bene – commentano le commesse indaffarate a servire i clienti –. Siamo partiti subito con il 50 per cento. Ma è normale, la gente non può aspettare». Certo nessuno si aspetti le code fuori dalle vetrine o i clienti accampati la notte per accaparrarsi il capo desiderato. «La prima giornata è cominciata un po' a rilento, con diverse pause – spiegano da NaraCamicie, grazioso negozio in Corso Umberto –. Un po’strano dal momento che coincideva con il sabato. Ma siamo positivi. D'estate si lavora tutti un po' di più, è una cosa naturale. Noi siamo partiti con i saldi del 30 per cento. Molti clienti ci hanno chiesto da subito il 50, addirittura il 70 per cento di sconto. La gente ha pochi soldi, è evidente, ma sotto alcuni livelli non è proprio possibile abbassare i prezzi».

È ottimista nonostante l'assalto del passato sia solo un ricordo Elisabetta Piazza. Il suo Helis è ormai un pezzo di storia del commercio del centro. Il raffinato negozio di abbigliamento femminile è aperto dal 2000. «Si è fermato un po' tutto per due settimane, in attesa dei saldi – commenta –. Certo l'assalto non c'è stato, ma voglio essere ottimista. Rispetto agli anni passati possiamo dire che la situazione si è stabilizzata. Almeno abbiamo smesso di precipitare. Siamo partiti con il 30 per cento. Molte persone ci chiedono da subito il 50 per cento, ma non è davvero possibile. Anche noi abbiamo dei costi da sostenere». Giudizio meno ottimista per Marianna Soro, di Soro abbigliamento. «Sì c’è gente in giro, un po’ di vacanzieri, ma non è quel turismo che acquista ai saldi – commenta –. Io non ho nemmeno messo il cartello nelle vetrine. Chi vuole acquistare sa benissimo che in questo periodo ci sono i saldi. Io tratto bene i miei clienti tutto l’anno. Non gli faccio certo aspettare questi giorni per uno sconto». Conferma l’andamento lento delle vendite dei primi giorni anche Marika, di Messori. «I nostri prezzi partono da 50 euro – commenta –. E abbiamo molta merce in saldo al 50%».

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