La Nuova Sardegna

Olbia

A Olbia una bolletta d’acqua da record: si arriva a 270mila euro

di Stefania Puorro
A Olbia una bolletta d’acqua da record: si arriva a 270mila euro

A una piccola azienda la maxi richiesta di pagamento. Il legale: errore madornale. E Abbanoa comunica i dati dello sportello di assistenza attivato in municipio

06 luglio 2014
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OLBIA. Tramortiti, increduli, senza fiato. Le gambe che tremano, le ginocchia che cedono. Perché leggere quella cifra incredibile su una bolletta dell’acqua da pagare, non può che far mancare le forze. L’ultimo caso è quello di un gruppo di giovani che gestiscono in città una piccola azienda. La loro bolletta è da “primato”: supera i 270mila euro. Frutto, secondo Abbanoa, di consumi d’acqua che vanno dal 2005 a oggi. «L’intera somma richiesta è assurda e assolutamente ingiustificata - dice il legale che assiste i titolari dell’azienda -, ma ci sono anche errori evidenti. Come quello di richiedere il pagamento di consumi dal 2005 al 2009, già saldati regolarmente. La bolletta, quindi, avrebbe dovuto solo tenere conto dell’utilizzo dell’acqua dal 2010, ma anche in questo caso si parlerebbe comunque di una cifra totalmente errata. Tra l’altro i miei clienti avevano chiesto più volte una verifica sul contatore, ma non hanno mai ricevuto risposta. Credo che una somma così elevata non arrivi a pagarla nemmeno un grande centro commerciale e, in ogni caso, neppure se si tenessero i rubinetti aperti per anni, giorno e notte, si potrebbe arrivare a raggiungere un consumo da 270mila euro».

I casi delle bollette pazze, dunque, continuano a crescere e le proteste non si contano più. Solo le segnalazioni raccolte da Cittadinanzattiva nell’ultimo mese sono diventate decine «e in tutte le situazioni - precisa Antonella Meloni, coordinatrice territoriale dell’associazione che tutela i diritti dei consumatori - si parte da richieste di “poche” migliaia di euro a solleciti di pagamento di decine di migliaia di euro. Casi, questi, per cui abbiamo avviato le pratiche di conciliazione, avvertendo nello stesso tempo i cittadini di non pagare nulla: se ci sono perdite negli impianti, viene considerata la buona fede dell’utente. Anche se non sono pochi i cittadini che hanno la certezza di non avere alcuna perdita, ma che hanno comunque ricevuto bollette da spavento».

Intanto Abbanoa rende noti i dati raccolti dallo sportello di assistenza aperto per due giorni in municipio. «Sono stati assistiti 39 clienti - scrive l’ente che gestisce il servizio idrico - e sono stati 12 i casi di importi superiori ai 5mila euro per i quali saranno eseguite ulteriori verifiche. Dopo le quali, gli utenti, verranno contattati da Abbanoa entro la prossima settimana e informati sullo stato della pratica. Sempre entro la settimana prossima saranno risolti i casi in cui è stata accertata la causa che ha determinato la bolletta alta».

E ancora. «L’80% dei casi con importi elevati è dovuto alla presenza di perdite idriche nelle proprietà private, il 60 per cento delle quali sono già state accertate e riparate».

Abbanoa, alla fine, dà una serie di informazioni per tutti i clienti che ricevono fatture di importo elevato: «Per avere la certezza della lettura rilevata e utilizzata per la fatturazione, possono essere acquisiti sia la fotografia del contatore con la data del rilievo, sia i verbali di intervento di sostituzione e cessazione mediante una richiesta al numero 848800974. Per eseguire un controllo preventivo della propria situazione, ancor prima di contattare Abbanoa, l’utente può accertare che la lettura riportata in fattura sia in linea e congrua rispetto a quella che rileva sul contatore; che il contatore sia quello indicato in fattura; che non ci siano perdite idriche, monitorando il contatore per almeno 12 ore».

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