La Nuova Sardegna

Olbia

Acqua, una valanga di bollette pazze

di Stefania Puorro
Acqua, una valanga di bollette pazze

Cittadini in rivolta per richieste di pagamento salatissime. In municipio uno sportello di Abbanoa per dare assistenza

04 luglio 2014
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OLBIA. Una valanga di bollette pazze. Sono quelle che Abbanoa continua a spedire agli olbiesi a saldo di consumi pluriennali. Chi è fortunato (si fa per dire) dovrebbe tirare fuori due o tremila euro, chi non credeva agli importi che stava leggendo, si è invece ritrovato di fronte a richieste di pagamento di 40mila euro, e anche di più. L’ultima bolletta, in ordine di tempo, consegnata da un padre disperato agli sportelli di Cittadinanzattiva, mostra chiaro l’importo sollecitato dall’ente che gestisce il servizio idrico: 51mila euro.

Ma ora l’associazione che tutela e difende i diritti dei consumatori e che è guidata a livello territoriale da Antonella Meloni, chiede l’intervento di tutti i gruppi politici per fare chiarezza sulle bollette pazze, annunciando di essere pronta anche a rivolgersi al presidente della Regione.

Sia chiara comunque una cosa (i legali di Cittadinanzattiva lo ricordano ancora): “quegli importi da spavento, considerando la buona fede del cittadino che non sa, probabilmente, di avere una perdita negli impianti, non vanno pagati. Ma si deve subito attivare la procedura di conciliazione in base ai tempi previsti dalla legge”.

Sottolineato questo aspetto, l’associazione diretta da Antonella Meloni ha visto incrementare vertiginosamente il numero delle segnalazioni contro le bollette d’acqua “d’oro”. «Abbiamo superato, soltanto noi, le 15 al giorno, senza considerare tutti coloro che vanno a protestare direttamente in Comune».

E a proposito di Comune, ieri pomeriggio (il servizio verrà garantito anche oggi dalle 9 alle 13) al secondo piano del municipio di corso Umberto, è stato aperto uno sportello di Abbanoa, con due funzionari specializzati pronti a dare assistenza ai cittadini. «In realtà - racconta una signora -, lo sportello doveva aprire alle 15 e invece i due addetti sono arrivati un’ora e mezzo dopo. Detto questo, mi hanno chiesto i dati, e poi mi hanno comunicato che mi faranno sapere tra una settimana».

«Ma i problemi sono veramente tanti - aggiunge un altro cittadino in fila -. A me è arrivata una bolletta di 9mila euro e il mio contatore “gira” regolarmente. Quindi, nel mio caso, non c’è nessuna perdita. Ma quella è una cifra assurda, che non trova giustificazione». «C’è di più - dice un giovane -. Mi è stato recapitato un avviso da parte di Abbanoa che segnalava un’anomalia nei consumi. Quindi mi è stato suggerito di controllare gli impianti. Non ho avuto neanche il tempo di farlo, perché il giorno dopo mi è arrivata una bolletta da 28mila euro».

Le proteste non si contano più e quel che è peggio è che moltissime famiglie che hanno visto le loro case devastate dall’alluvione e che vivono in condizioni economiche precarie, ora devono pensare anche alle bollette da paura. E’ il caso di un operaio, senza lavoro, che abita in via Amba Alagi, vicino al sottopassaggio. In quel che rimane di una abitazione di 50 metri quadri, lui vive con la moglie e un figlio. Ha ricevuto una bolletta da 30mila euro e la grande amarezza di ogni giorno è diventata abbattimento totale.

«Tutti coloro che si rivolgono a noi - spiega Antonella Meloni - lamentano una serie di comportamenti sbagliati da parte del gestore del servizio idrico. Tra le domande che ci pongono, ecco le più diffuse: “Perché mi arrivano le richieste di pagamento anche per 7 anni tutte assieme? Perché non fatturano i consumi annualmente? Perché non fatturano ogni anno così, se scopro di avere una perdita, corro subito ai ripari? Cosa fanno le istituzioni per tutelarci? Perché a Sassari, a mia cognata, fatturano trimestralmente? Quando i cittadini cercano risposte, spesso piangono, a volte arrivano in stato di agitazione, ed è più che comprensibile. Anche chi dovrebbe pagare “soltanto” 3000 euro con possibilità di rateizzazione in dieci rate, come fa a non agitarsi? Ricordiamoci che viviamo in un periodo economico tremendo e persino 200 euro rappresentano una cifra importante».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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