La Nuova Sardegna

Olbia

Un architetto di 27 anni farà rivivere Maria Rocca

di Dario Budroni
Un architetto di 27 anni farà rivivere Maria Rocca

Giuseppe Diana con il suo progetto si è aggiudicato il bando per la ricostruzione I lavori a settembre, poi la nuova scuola potrebbe essere pronta in primavera

29 giugno 2014
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OLBIA. Con timidezza racconta la sua idea di scuola. E con decisione lancia un messaggio rivoluzionario. Giuseppe Diana ha soltanto 27 anni e viene da Casapesenna, un paesino di 6mila abitanti della provincia di Caserta, un piccolo grande feudo della camorra. Coraggioso, serio, appassionato. Lui è il giovane architetto che ha progettato la nuova scuola di Maria Rocca. Un lavoro che ha portato avanti con un ideale fondato su una visione illuminata delle opere pubbliche, che devono essere sicure, ecosostenibili, di qualità. Un concetto che calza a pennello con la storia di Maria Rocca, una scuola chiusa dal 18 novembre, massacrata dal fango perché costruita su un canale tombato. Giuseppe Diana sarà quindi uno dei tanti padri della nuova struttura. Il suo progetto preliminare ha vinto il concorso indetto all’indomani dell’alluvione dall’ordine degli architetti di Sassari e Olbia-Tempio, che ha dato il via a una lunga maratona di solidarietà, sposata innanzitutto da Fondazione Banco di Sardegna e Corriere della sera e Tg La7, che permetterà la costruzione della nuova scuola. La scuola. La nuova Maria Rocca, che costerà 2 milioni e 200mila euro, sorgerà accanto all’istituto comprensivo di cui fa parte. E sarà suddivisa in due edifici. Il primo, che si affaccerà direttamente su via Vicenza, ospiterà la scuola elementare: 12 aule per un totale di oltre 200 alunni. Il secondo invece, accanto al PalaDatome, ospiterà la scuola materna e sarà composto da 5 aule per una settantina di bambini. «La nuova scuola è disegnata in modo da risultare in piena sintonia con l’istituto esistente. Saranno realizzati dei giardini interni e spazi ricreativi – spiega l’architetto Giuseppe Diana -. Inoltre è previsto un impianto fotovoltaico, un sistema di oscuramento interno e il recupero delle acque piovane per innaffiare il giardino». La scuola, che un giorno potrà anche essere ingrandita, avrà un aspetto semplice ma allo stesso tempo elegante e colorato.

Il messaggio. Ieri mattina è stato comunicato l’esito del concorso, al quale sono stati presentati 34 progetti preliminari. E la cerimonia si è trasformata in un momento di riflessione. Chiunque ha spiegato che la ricostruzione di Maria Rocca dovrà essere un punto di partenza, il simbolo di un edilizia che fa i conti con il territorio circostante. Ma un messaggio lo ha lanciato anche Giuseppe Diana, il vincitore del concorso, che ha aperto uno studio 2 anni fa insieme al cugino Costantino Diana. «Per noi il tema della scuola è molto importante, mostriamo una certa sensibilità. La scuola per noi deve essere un posto sicuro e siamo contenti di aver dato il nostro contributo – spiega Giuseppe Diana -. Siamo di Casapesenna, un paese di cui troppe volte si è parlato per motivi legati alla criminalità. Invece adesso noi dimostriamo che il nostro paese ha anche un volto sano, composto da tante persone oneste, che in fondo sono la maggioranza. Siamo felici di mostrare l’anima positiva di Casapesenna».

I tempi. Il progetto preliminare è stato dunque scelto dalla commissione esaminatrice. La prossima settimana sarà approvato dalla giunta comunale e poi tutto passerà nelle mani della Fondazione Banco di Sardegna, che provvederà alla fase definitiva. Si punta a iniziare i lavori entro settembre, mentre la speranza è quella di inaugurare la scuola durante la prossima primavera.

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