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Tra De Andrè e le stelle, successo per “Castrolicamus”

OSCHIRI. Il posticipo a lunedì sera dello spettacolo “La buona novella” di Fabrizio de Andrè ha regalato suggestioni e intense emozioni sia agli appassionati di musica che a quelli di astronomia: le...

04 giugno 2014
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OSCHIRI. Il posticipo a lunedì sera dello spettacolo “La buona novella” di Fabrizio de Andrè ha regalato suggestioni e intense emozioni sia agli appassionati di musica che a quelli di astronomia: le condizioni meteo e la splendida location del santuario di Nostra Signora di Castro si sono rivelate ideali per ospitare “Castrolicamus”, la serata organizzata dall’associazione oschirese “Su furrighesu”.

Soddifatto dell’esibizione il maestro Gabriele Verdinelli, direttore della polifonica Santa Cicilia di Sassari, che insieme a Carlo Doneddu, all’ensemble Laborintus e alla voce recitante di Mariantonietta Azzu ha portato in scena per l’ennesima volta la rielaborazione della creazione di Faber, ispirata alla figura di Gesù: «Siamo soddisfatti, la serata è stata bellissima e, se da una parte l’esibizione all’aperto presenta dei limiti acustici oggettivi, dall’altra c’è da dire che esibirsi in un contesto del genere rende il tutto molto suggestivo. E comunque il service ha padroneggiato bene la situazione». D’altronde il programma è molto collaudato e presenta due versioni: quello con la presenza di Antonella Ruggero (ex Matia Bazar), che rivedremo a Cagliari a fine anno, e quella semplificata, in cui, come in questo caso, è Doneddu a fare tutte le parti soliste. Verdinelli parla di «un’opera di un’ora che funziona sempre, con testi di una modernità incredibile, che De André ha tratto dai Vangeli apocrifi. Dal 2009 a oggi ci saremo esibiti una trentina di volte, una anche in Abruzzo per i terremotati». Entusiastici i commenti su Facebook da parte degli spettatori.

La serata è proseguita con l'osservazione delle stelle e della splendida luna grazie ai telescopi messi a disposizione all'Associazione astronomica turritana di Porto Torres. La vicepresidente di “Su furrighesu”, Giannina Fadda, parla di un «pubblico d'elite, circa 150 presenze ma veri intenditori. L’associazione è molto contenta della riuscita». Su Furrighesu, presieduta da Giorgio Pala, oltre a occuparsi della valorizzazione dei siti archeologici del paese, in particolare l’altare preistorico di Santo Stefano, organizza alcuni eventi culturali come “Archeologia sotto le stelle” e appunto “Castrolicamus”, col contributo dell'amministrazione comunale di Oschiri e della Regione. (apal)

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