La Nuova Sardegna

Olbia

Strage di Tempio, le vittime sono state strangolate. Spunta una relazione tra Angelo Frigeri e Giulia Azzena

Strage di Tempio, le vittime sono state strangolate. Spunta una relazione tra Angelo Frigeri e Giulia Azzena

Per il pm Fiordalisi l'artigiano di 32 anni non avrebbe avuto complici nell'esecuzione del triplice omicidio. L'autopsia non avrebbe evidenziato ferite da colpi di spranga o di altre armi improprie. Tra le ipotesi anche quella del delitto passionale. Domenica mattina l'accusato controllava il lavoro dei Ris in mezzo alla folla. L'avvocato difensore del presunto killer rinuncia ll'incarico - VIDEO: Gli insulti - Parla il pm - FOTO: Il delitto - Le indagini - La fiaccolata

19 maggio 2014
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TEMPIO. Avrebbe agito da solo Angelo Frigeri, 32 anni incensurato, nella strage di sabato sera a Tempio Pausania. Ne sono convinti gli inquirenti. «Elementi certi hanno portato al fermo dell'autore, e allo stato riteniamo abbia agito da solo _ ha spiegato il pm Domenico Fiordalisi, durante la conferenza stampa a Sassari _ Il ragazzino, testimone scomodo, è stato ucciso con modalità atroci».

«Stiamo facendo approfondimenti sul movente, non è opportuno in questa fase approfondire i dettagli di una vicenda che _ ha aggiunto Fiordalisi _ sta assumendo contorni sempre più precisi e chiari. Le forze ordine e lo Stato stanno facendo con molta determinazione e velocità il loro lavoro. Al momento riteniamo il fermato il principale responsabile».

«Tranquillizziamo l’opinione pubblica _ ha assicurato il capo della pocura gallurese _: non c’è un serial killer che gira per Tempio, ma si tratta di un fatto di criminalità che si inquadra in vicende di usura che avevano riguardato il capofamiglia e si è sviluppato fino a queste fasi».

Smentite, dunque, almeno per adesso, le indiscrezioni secondo le quali l'artigiano fermato per il triplice omicidio di Tempio avrebbe fatto entrare in casa gli assassini di Giovanni Maria Azzena, della moglie Giulia e del figlio Pietro. Ma cosa sia accaduto effettivamente in quell'abitazione al primo piano di via Villa Bruna, ma anche nel negozio che si trova nello stesso stabile in via Villa Marina e quante persone siano state coinvolte rimane un mistero.

Ancora da chiarire anche se il delitto sia stato premeditato, o se a scatenarlo sia stata la reazione di uno dei componenti della famiglia. Nelle prossime ore Frigeri sarà nuovamente interrogato e sarà presente il suo legale, Giovanni Azzena. Tra le ipotesi, quella del delitto passionale. L'artigiano potrebbe avere avuto una relazione con Giulia Azzena.

Sarebbe lo strangolamento la causa della morte dei coniugi Azzena e del figlio di 12 anni. L'esame autoptico effettuato oggi dal medico legale Salvatore Lorenzoni, secondo quanto appreso, non avrebbe evidenziato ferite da colpi di spranga o di altre armi improprie. Dagli esami autoptici, durati oltre cinque ore, risulterebbe evidente che tutte e tre le vittime siano state strangolate usando del filo elettrico. In attesa della conferma ufficiale da parte del procuratore di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, l'ipotesi è che a Giovanni Azzena, la moglie Giulia Zanzani e al loro figlio Pietro, sia stato riservato lo stesso trattamento. Al momento, agli investigatori non risultano elementi oggettivi per poter sostenere che Frigeri non abbia agito da solo, ma le indagini proseguono per verificare anche l'eventuale presenza di complici sul luogo del triplice omicidio avvenuto all'interno dell'abitazione di via Villa Bruna, nel pieno centro storico della cittadina gallurese.

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