La Nuova Sardegna

OLBIA. Dopo lo ciopero di 24 ieri dell’associazione dei piloti di Meridiana, con 8 voli cancellati e molti partiti e arrivati in ritardo, la polemica continua. Anzi, aumenta. «Possiamo comunicare la piena riuscita dello sciopero dell’Apm - aveva scritto avant’ieri, a caldo, il segretario Sandro Spano -. L'astensione dal lavoro è stata massiccia sia da parte degli iscritti alla nostra associazione sia di altri colleghi. Dichiariamo la completa adesione allo sciopero del 30 maggio indetto dalla Cgil e confermiamo tutte le azioni sindacali future».

In serata era arrivato il comunicato ufficiale della compagnia aerea: «Meridiana fly comunica che allo sciopero di 24 ore organizzato dall’Apm hanno aderito 37 dipendenti, mentre si è registrato un elevato numero di casidi malattia, pari a 49. Per effetto del cumulo dei fenomeni sopraindicati e del concomitante sciopero di Sela a Milano, la compagnia ha dovuto riprogrammare 8 voli per riproteggere i passeggeri fino a destinazione».

Ieri la controreplica dell’Apm. Dura contro l’azienda, sempre per via dei licenziamenti programmati per il 2015, ma anche contro l’assessore regionale ai Trasporti Massimo Deiana. «Quello che abbiamo capito è che, per il governo regionale, è un dato di fatto acquisito che altri 1290 sardi perderanno il posto di lavoro nel 2015. Se l’assessore Deiana, e soprattutto il presidente Pigliaru, pensano di metterci intorno a un tavolo e convincerci che saremo licenziati e che dobbiamo stare in silenzio, si sbagliano di grosso. Se ci si riunisce per permettere a Meridiana, attraverso il trascorrere del tempo in interminabili riunioni, di completare la serrata aziendale, dichiariamo fin d'ora che non rinunceremo a pesanti azioni sindacali durante tutto il periodo estivo».