La Nuova Sardegna

Olbia

Abusi alla Maddalena, minacce di morte ai demolitori

Abusi alla Maddalena, minacce di morte ai demolitori

Nell'inchiesta seguita alle lettere intimidatorie inviate alla ditta il procuratore di Tempio Fiordalisi ha ordinato perquisizioni a tappeto. Durante l'operazione anche due arresti: la moglie di un indagato e l’ospite di un altro avevano droga

12 maggio 2014
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LA MADDALENA. Una serie di perquisizioni domiciliari sono state eseguite stamane alla Maddalena, su disposizione del capo della Procura di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi, nell’ambito dell’inchiesta aperta sulle proteste che sull’isola hanno accompagnato le operazioni di demolizione di immobili abusivi disposte dalla magistratura tra febbraio e aprile. Sulla base dei riscontri investigativi di polizia e carabinieri durante i disordini, quattro persone sono indagate per resistenza a pubblico ufficiale.

L’operazione, eseguita dai carabinieri, è scattata anche dopo alcune lettere, contenenti minacce di morte, ricevute nei giorni scorsi dai titolari della ditta ogliastrina incaricata di abbattere gli edifici abusivi.

Nel corso della operazione, i militari hanno arrestato due persone per detenzione di stupefacenti a fini di spaccio. Nell’abitazione di Luigia Deledda, 47 anni, moglie di uno degli indagati, sono stati trovati 281 grammi di canapa indiana e 16,5 grammi di semi della stessa pianta. Un’altra persona, Francesco Di Costanzo, che si trovava di passaggio nell’abitazione di uno degli indagati, è stato perquisito e trovato in possesso di 46 grammi di cocaina.

Le demolizioni, alla Maddalena e nelle altre località galluresi inserite nella elenco stilato dalla procura di Tempio Pausania, riprenderanno alla fine di agosto.

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