La Nuova Sardegna

Olbia

Una festa per rilanciare Porto Rotondo

di Giampaolo Meloni
Una festa per rilanciare Porto Rotondo

Le sofferenze del turismo non fermano l’entusiasmo. Il Comune: occasione per riflettere e puntare sul “polo” del divertimento

20 aprile 2014
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INVIATO A PORTO ROTONDO. La stagione di Porto Rotondo si apre con il ponte pasquale, oggi e domani. Si comincia con la celebrazione della messa nel teatro Mario Ceroli officiata dal parroco don Alessandro Cossu. La sacralità della cerimonia, con la tradizionale esposizione del pane pasquale, sarà accompagnata dal coro polifonico Sos Astores di Golfo Aranci e il Coro Gabriel di Tempio Pausania. I due cori presenteranno un viaggio nelle sonorità espressive del canto popolare logudorese e gallurese, con un repertorio che comprende canti d’amore, di lavoro e di satira, brani religiosi spesso recuperati dell’oblio, tutti eseguiti con il tradizionale sistema del canto “a tasgia”, vocabolo intraducibile che evoca l’armonia della coralità. È il segno che dimostra il legame di Porto Rotondo con la Sardegna: «Ci muoviamo con e per la Sardegna, cercando di offrire un aiuto con la cultura», è l’interpretazione che il conte Luigi Donà dalle Rose propone per i 50 anni del borgo.

Lo scenario. «Ci sono tante difficoltà generali, in passato ne abbiamo vissute altre ma l’Italia ne è uscita, ma ora è molto difficile – commenta il fondatore che oggi presiede la Fondazione Portorotondo –, ma c’è anche l’incapacità di fare turismo che tocchiamo con mano». Soffre, in particolare, i costi proibitivi per orientare sull’isola i flussi turistici. «Tuttavia – ribadisce – conserviamo grande entusiasmo, voglia di fare».

Giro di boa. Le ombre non oscurano il mare da sogno, l’ambiente spettacolare, la qualità dell’accoglienza che Porto Rotondo racchiude. Il tema tocca direttamente anche il Comune di Olbia: «Certo, la celebrazione dei 50 anni deve essere occasione per fare una riflessione sullo stato di salute attuale e sulle prospettive – osserva l’assessore comunale del turismo Marco Vargiu –. Non sarebbe male immaginare Porto Rotondo come cuore pulsante delle vacanze e de l divertimento, in tutte le stagioni, un richiamo costante per i giovani di Olbia e del territorio. Insomma un “polo” della buona vita. Indubbia – dice l’assessore – la necessità di una svolta».

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