La Nuova Sardegna

Olbia

Furto di slot machine in via Sircana

Furto di slot machine in via Sircana

I malviventi hanno forzato l’ingresso del bar Tempi moderni e hanno portato via le macchinette. Bottino da mille euro

20 aprile 2014
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OLBIA. Sprovveduti o coraggiosi. Non hanno ancora un nome i malviventi che la notte scorsa, tra le 3 e le 6, hanno forzato con un piede di porco la porta di ingresso del bar “Tempi moderni”, in via Bazzoni Sircana, nel quartiere di Tannaule. Con sfrontatezza i ladri hanno scelto di usare la porta principale per entrare nel locale. Un colpo con un solo obiettivo. Rubare i soldi delle slot machine. Ma per fare questa operazione non si sono limitati a scassinare le macchinette del video poker. Se le sono portate via. Una è stata ritrovata dagli agenti della polizia locale, abbandonata nell’erba alta, davanti al bar, ovviamente con il cassetto delle monete aperto e vuoto. Magro il bottino. Poco più di un migliaio di euro. Il proprietario ha sporto denuncia ai carabinieri. L’indagine viene portata avanti dai militari di Olbia in collaborazione con la polizia locale, guidata dal comandante Gianni Serra.

Secondo una prima ricostruzione i ladri sarebbero entrati in azione tra le 3 del mattino, orario di chiusura del locale e le 6, l’ora in cui albeggia. Il “Tempi moderni”, elegante caffetteria di recente apertura, non ha saracinesche, ma grandi vetrate. I malviventi sono entrati dall’ingresso principale. La caffetteria si trova davanti al palazzo della Asl, all’incrocio tra via Bazzoni Sircana e via dell’Acqua marina. Una strada illuminata e anche molto trafficata, percorso obbligatorio per raggiungere l’ospedale Giovanni Paolo II. Tra l’altro nella zona ci sono anche alcune telecamere. Potrebbero essere utili per identificare i ladri. Tutto da capire il motivo per cui i malviventi abbiano abbandonato un videopoker, forse disturbati da qualcuno.

Nelle ultime settimane si sono verificati diversi furti in città. Tutti con modalità diverse e obiettivi diversi. Elemento che non fa pensare a una unica banda. Risale all’inizio del mese il furto sventato in pieno centro storico, in corso Umberto, nella casa delle sorelle Pirina. I malviventi erano entrati in azione nel primo pomeriggio. Erano pronti a calare dal primo piano la cassaforte, già imbracata. Una operazione interrotta dall’arrivo delle due donne, avvisate dalla dirimpettaia, preoccupata per i rumori sospetti che arrivavano dall’abitazione.

Una settimana dopo era riuscito invece il colpo al centro del bricolage “Cfadda”, nella zona industriale. In questo caso si trattata di una banda di professionisti, abili e ben organizzati. I cinque uomini, con il volto coperto e i guanti di lattice, avevano preso dagli scaffali due mole smeriglio e dischi diamantati. Con gli strumenti nuovi fiammanti, poco dopo le quattro del mattino, avevano aperto e ripulito la cassaforte.

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