La Nuova Sardegna

Olbia

Rio San Nicola, la casa sul canale resta sequestrata

il Tribunale del riesame di Tempio presieduto da Gemma Cucca, ha confermato ieri mattina il sequestro preventivo di una palazzina a tre piani realizzata in città. Il sequestro preventivo era stato...

17 aprile 2014
1 MINUTI DI LETTURA





il Tribunale del riesame di Tempio presieduto da Gemma Cucca, ha confermato ieri mattina il sequestro preventivo di una palazzina a tre piani realizzata in città. Il sequestro preventivo era stato disposto nelle scorse settimane con una ordinanza della procura della Repubblica che sta indagando sulle concause della tremenda alluvione che ha devastato il centro urbano di Olbia, provocando danni per diverse centinaiai di milioni di euro e la morte di sedici persone. L’abitazione che resterà sotto sequestro è stata realizzata in via Bini a partire dal 1986, a pochi passi dal canale di san Nicola, in una delle aree urbane più imnteressate dall’alluvione.

I giudici del riesame hanno ritenuto insufficenti le argomentazioni prospettate dai due legali della proprietà, che hanno posto alla base della loro richiesta di dissequestro il fatto che l’immobile era stato realizzato con una regolare concessione edilizia.

«Faremo ricorso in Cassazione - hanno detto ieri gli avvocati Gerolamo Orecchioni e Giovanni Azzena – perché riteniamo valide, dopo trentanni, le concessioni rilasciate per l’edificazione dell’immobile. Ci sarebbe invece da ricercare le responsabilità di chi le ha rilasciate e non dei nostri clienti, che non sono altro che vittime di questo sistema». Al momento non sono previste altre operazioni di sequestro da parte della Procura. (g.p.c.)

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 5mila persone sfila per le vie della città

Le nostre iniziative