La Nuova Sardegna

Olbia

Monte Pinu, la strada può essere riparata

Monte Pinu, la strada può essere riparata

Le inchieste dopo l’alluvione: il gip autorizza i sopralluoghi in vista del ripristino della viabilità

17 aprile 2014
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OLBIA. Il gip del tribunale di Tempio, Marco Contu, ha autorizzato nella mattinata di ieri i tecnici della provincia di Olbia ad effettuare i sopralluoghi necessari per il ripristino della viabilità sulla provinciale 38 di Monte Pinu. Il provvedimento, che nei giorni scorsi aveva ottenuto il parere favorevole del sostituto procuratore della Repubblica Riccardo Rossi – che sta indagato sulle conseguenze dell’alluvione del 18 novembre 2013 – era stato sollecitato da tempo dai responsabili dell’ufficio tecnico provinciale ma venne sospeso in attesa che i periti della Procura completassero i loro rilievi tecnici. Una volta “liberata” la strada la Provincia avvierà gli studi di settore necessari per poter riaprire al traffico – in tempi che si spera non siano bibblici – il tratto di strada che era franato nel corso del devastante passaggio del ciclone Cleopatra, quando si era creata una voragine che aveva trascinato a valle cinquanta metri di terrapieno e asfalto, causando la morte di tre persone e il ferimento di una quarta. La strada provinciale, realizzata tra gli anni Ottanta e Novanta da una impresa romana, la “ Alessandro Rossi costruzioni spa”, era stata già oggetto di una frana durante una alluvione del 2002. Anche quel tratto di provinciale, ricostruito con le identiche tecniche (terra riportata e un canale di scolo sottostante tombato) durante l’alluvione del novembre 2013 ha subito gravissime infiltrazioni e dovrà, stando alle relazioni del consulente tecnico, un geologo nominato dalla procura della Repubblica, essere rimesso in sicurezza con basi e tunnel di cemento armato. L’intero tratto di strada realizzata sull’altipiano di Santa Lucia è inoltre gravemente lesionato nella massicciata da infiltrazioni d’acqua che hanno provocato nei diversi terrapieni delle cavità dovute allo smottamento di terreno. Stando agli accertamenti tecnici compiti dai periti della Procura l’intero tracciato di Monte Pinu sarebbe da modificare realizzando diversi ponti nelle zone dove i corsi d’acqua sono più marcati. Ora il compito passa nelle mani dei tecnici della Provincia, che sin da questa mattina avvieranno i loro studi per stabilire quali siano le opere indispensabili per la riapertura dell’importante arteria che collega le città più importanti della Gallura, Olbia e Tempio. Le opere di ripristino, una volta approvati i progetti, saranno finanziati con i fondi stanziati per la viabilità nelle zone colpite dall’alluvione. (g.p.c.)

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