La Nuova Sardegna

Olbia

Angela Corda: «Basta divisioni nel Pd»

di Marco Bittau
Angela Corda: «Basta divisioni nel Pd»

Il partito è ancora avvelenato, ma il segretario cittadino guarda avanti e parla ai giovani: lavoriamo insieme per il futuro

15 aprile 2014
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OLBIA. Dieci mesi sulla poltrona che scotta. Una questione di cuore e anche di fegato per Angela Corda, giovane segretario cittadino di un Pd diviso e avvelenato in città come in consiglio comunale. Discussa e contestata, sa bene di essere sempre e comunque al centro delle polemiche. Però stringe i denti e rilancia, provando anche a raccontare l’altra faccia del partito, quello che dovrebbe essere e quello che ancora non è. Cuore e fegato, appunto.

«Questo è un partito vivo – dice Angela Corda – che coltiva grandi ambizioni e che spera di raggiungere fette sempre piu consistenti della società civile. Così, su nostro invito, abbiamo incontrato comitati di quartiere, associazioni sindacali e di categoria. Ringrazio tutti per il contributo dato, per avere arricchito il dibattito con idee e proposte. Spetta anche alla politica il compito di intercettare queste richieste e tradurle in concrete risposte».

Il primo fronte di dialogo e confronto tra il partito e la società civile è la ferita sempre aperta dell’alluvione. «Sono stata invitata dall’allora segretario Epifani a portare a Roma il grido di dolore della nostra città e di tutta la Sardegna dopo l'alluvione del 18 novembre – racconta Angela Corda – un'esperienza indimenticabile dal punto di vista umano. Le sofferenze e le ferite, purtroppo sono ancora presenti e siamo alla faticosa ricerca, con l'aiuto di tutto il partito, di risposte concrete da parte dello Stato. Al momento, sono in corso contatti con Palazzo Chigi per concordare le modalità d'incontro con le istituzioni a vari livelli».

La centralità del partito nella vita cittadina, anche e soprattutto di fronte all’emergenza, è però minata dalle liti interne. «Certo – conferma il segretario – abbiamo vissuto e continuiamo a vivere momenti di tensione dentro il partito.Tensioni inutili, di cui faremo volentieri a meno, perché i nostri iscritti non gradiscono un partito diviso. Neppure noi lo vogliamo, perciò il mio intento è proprio quello di superare le tensioni e le divisioni. Quando un gruppo di giovani mi ha chiesto di mettermi a disposizione del partito e di sottopormi al giudizio degli iscritti per esercitare il ruolo di segretario, ho voluto accettare la sfida, complessa, difficile, ma appassionante allo stesso tempo. Mai però avrei pensato di trovare queste eccessive fibrillazioni. Mi aspettavo un atteggiamento di maggiore collaborazione da parte di aree del partito che certamente non hanno agevolato il mio ruolo di segretario. Anzi, in qualche modo, hanno provato a ostacolarlo. Persone che invece potrebbero trasferire competenza, professionalità ed esperienza al servizio dei giovani». «In altre parole – aggiunge – quelle stesse figure che oggi mi osteggiano possono contribuire a migliorare la dialettica all'interno del partito che rimane l'unico luogo di confronto e di scontro, ma solo sulla pluralità delle idee. Queste persone sono state meno generose in una fase nuova della vita del nostro partito, dove il ricambio generazionale è fisiologico ed in linea con i tempi».

L’immagine è quella di un segretario parafulmine, condannato guardarsi dal fuoco amico e a portare sulle spalle le virtù e soprattutto i vizi del partito. «Non si possono scaricare tutte le tensioni sulla mia persona – dice Angela Corda – la mia generazione non è responsabile dei forti ritardi della politica. Non voglio un partito diviso e preferisco lavorare per unire, ma serve il contributo di tutti. Da parte mia, ho il dovere di confrontarmi con chiunque, compreso il deputato Gian Piero Scanu che rappresenta il territorio nella massima sede istituzionale. La semplificazione politica di chi asserisce che si sta da una parte piuttosto che dall'altra non è un'esercizio dialettico che mi appassiona. Voglio bene al mio partito, faccio politica dall'età di 15 anni e vorrei offrire alla mia generazione un futuro con prospettive migliori. Per questo immagino un partito dinamico, ricco di spunti e di idee, attento alle esigenze della società. La lunga militanza, nonostante la mia giovane età, mi ha dato l’occasione di confrontarmi con vari livelli di responsabilità, di condividere tante battaglie di civiltà. Chi tenta di frenare questo progetto non dimostra certo di avere a cuore le sorti del partito, ma mira solo a demolirlo».

L’obiettivo è quello di guardare oltre le divisioni e recuperare quello spirito costruttivo che di giorno in giorno si sta disperdendo. Angela Corda guarda avanti, serve una soluzione e serve subito: «Io auspico un confronto rapido e serrato, ma comunque rispettoso delle regole e dello statuto del partito. Perché si deve trovare lo spazio per il confronto, anche nei momenti di dissenso totale. Per questo invito tutti i giovani, anche quelli che si sentono distanti dal Pd, a sostenermi in questa battaglia, non contro qualcuno o qualcosa, ma per dare gambe a un progetto di piu ampio respiro».

Intanto le elezioni regionali hanno confermato che il Pd, nonostante le divisioni, è in grado di raccogliere consensi significativi ed è di sicuro riferimento per tanti elettori. «Giuseppe Meloni e Pierluigi Caria hanno portato in dote migliaia di voti e questo è uno straordinario risultato per il partito, nonostante una legge elettorale devastante per la Gallura – conclude il segretario – ancora una volta è deleterio pensare che ci siano vincitori e vinti, a seconda dell'esito elettorale. Ha vinto il partito grazie alla passione dei propri militanti. Allo stesso modo, non ci sono vincitori e vinti neppure in città e con l'opposizione è necessario un dialogo aperto pur nella distinzione dei ruoli. Olbia ha bisogno delle migliori energie per superare una delle fasi piu delicate della propria storia. Serve un patto politico generazionale che miri ad una visione dell'insieme con il concorso di tutti i protagonisti che lavorano al cambiamento. Per assicurare un domani migliore».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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