La Nuova Sardegna

Olbia

Piro: «Guerra dura al punteruolo rosso»

Piro: «Guerra dura al punteruolo rosso»

Il capogruppo di Fi nel consiglio comunale accusa la giunta: ha fatto poco per tutelare le palme

14 aprile 2014
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OLBIA. Un po’ politico, un po’ agronomo. Marco Piro vuole una feroce crociata contro il punteruolo rosso. E accusa l’amministrazione comunale di non avere prestato la giusta attenzione al problema. Il capogruppo di Forza Italia in consiglio, dunque, sfodera tutte le sue competenze professionali e propone soluzioni per combattere il temibile coleottero che intacca le palme fino ad ucciderle, sbarcato nel sud dell’isola nel 2007 per poi cominciare una veloce avanzata verso nord.

«Dobbiamo prepararci, a breve sarà segnalato anche nel nostro Comune – afferma Marco Piro – . In alcune aree private si è potuta constatare la morte della pianta con sintomatologia simile a quella di un attacco di punteruolo rosso, ma non è stato possibile appurare la vera causa». Il Comune di Olbia è stato comunque inserito nel piano regionale contro il punteruolo rosso e il sindaco, il mese scorso, ha emanato un’ordinanza per ostacolare il problema tramite prevenzione, trattamenti e smaltimento. Ma per Marco Piro l’amministrazione non sta facendo abbastanza. «Penso sia indispensabile conoscere il patrimonio di palme, sia delle aree pubbliche che private. Tra il 2009 e il 2010 il Comune aveva affidato a un agronomo il censimento delle specie vegetali di maggiore importanza, basterebbe ripartire da quello studio – propone Marco Piro – . Inoltre il Comune dovrebbe sensibilizzare e istruire il cittadino su prevenzione, cure e smaltimento tramite la pubblicazione di opuscoli informativi».

Da qualche settimana, comunque, a Olbia la ditta che si occupa del verde pubblico sta eseguendo su tutte le palme del territorio i trattamenti che hanno lo scopo di uccidere eventuali insetti adulti che dovessero visitare la pianta e di eliminare le uova in superficie. «In questo ultimo caso nutro qualche perplessità, perché uova e larve vanno a soggiornare nelle parti più interne alla pianta», aggiunge il capogruppo di Forza Italia.

Ma il trattato scientifico di Marco Piro si sofferma anche sulla questione “Domenica delle Palme”, cioè ieri. «Sono state recise numerose foglie giovani da utilizzare per le composizioni. Difficilmente le persone avranno medicato la pianta. E anche questa potrebbe essere una condizione favorevole per la diffusione del micidiale coleottero». (d.b.)

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