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Olbia

Abusi edilizi, il consiglio comunale vota all'unanimità: "Niente demolizioni finché il giudice non decide sui ricorsi"

Abusi edilizi, il consiglio comunale vota all'unanimità: "Niente demolizioni finché il giudice non decide sui ricorsi"

La Maddalena, l'ordine del giorno verrà inviato al procuratore Domenico Fiordalisi. Alta tensione per tutta la mattina, un gruppo di persone ha presidiato il cancello della sede della Marina militare dov'erano custoditi i mezzi. Alla fine i mezzi sono usciti dal retro ed è stata abbattuta una villetta- FOTO1 - FOTO2 - VIDEO

01 aprile 2014
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LA MADDALENA. Stop agli abbattimenti fino a quando il tribunale non si esprimerà sui ricorsi presentati dai proprietari delle case abusive. Lo ha stabilito il Consiglio comunale della Maddalena con un ordine del giorno votato all’unanimità. “Chiediamo al procuratore Domenico Fiordalisi di attendere l’esito dei ricorsi affinché sia accertata in via definitiva, prima degli abbattimenti, la ineluttabilità degli stessi”, si legge nel documento approvato oggi. Questa mattina l’intero Consiglio si era riunito davanti ai cancelli delle Scuole della marina militare per impedire l’uscita delle ruspe. Dopo ore di alta tensione davanti alle scuole della Marina militare della Maddalena, le ruspe inviate dalla procura di Tempio per procedere alle demolizioni degli edifici abusivi, hanno cominciato la loro giornata di abbattimenti. I mezzi meccanici, custoditi nella sede militare, hanno usato una uscita secondaria. L’ingresso principale è rimasto presidiato da un centinaio di persone, cittadini e amministratori con in testa il sindaco, che hanno cercato di bloccare l’inizio delle operazioni, sedendosi sull’asfalto. Si sono raggiunti dei momenti di alta tensione. Nella animata discussione con i carabinieri e la polizia cinque persone si sono sentite male e sono state accompagnate al pronto soccorso, per essere poi dimesse qualche ora dopo. Le ruspe, con il corteo di forze dell’ordine, si sono dirette a Nido D’Aquila, zona a due passi dal mare. Qui è in corso l’abbattimento della prima casa abusiva. Nella giornata di ieri erano stati demoliti tre edifici, due prime e una seconda casa, più una stanza realizzata senza autorizzazione edilizia.

Per tre case abusive il giudice stamani ha accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza di demolizione.

Sulle demolizioni alla Maddalena è intervenuto anche il vescovo della diocesi di Tempio-Ampurias, Sebastiano Sanguinetti. «In questo caso l’eccesso di giustizia non riguarda l’applicazione della legge in sè, ma l’esito che ha su coloro per i quali viene applicata - dice Sanguinetti -. Sicuramente magistratura e istituzioni, devono trovare insieme delle soluzioni. Una famiglia che non ha altra casa, che magari vive in modo precaria per mancanza di lavoro, e alla Maddalena questi casi non sono pochi, e che non ha alcuna soluzione alternativa, anche se ha sbagliato, deve essere messa nelle condizioni di vedere rispettato il diritto inalienabile a una casa”.

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