La Nuova Sardegna

Olbia

Il sindaco: lo Stato non ha dato un euro

di Enrico Gaviano
Il sindaco: lo Stato non ha dato un euro

Giovannelli reagisce duramente dopo il no della Camera allo stanziamento di 90 milioni. Il governo promette di intervenire

21 marzo 2014
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OLBIA. Gianni Giovannelli è in trincea da quattro mesi. Come in guerra è pronto a ribattere colpo su colpo. Anche all’ennesima beffa perpetrata due giorni fa alla Camera, che ha negato lo stanziamento di 90 milioni per concedere prestiti a tasso zero ai cittafini delle zone alluvionate. Ora il governo promette di correre ai ripari con il voto al Senato. Ma intanto l’amara verità la scopre il primo cittadino della città più colpita dall’alluvione del 18 novembre. «Che lo Stato sostenga cittadini e amministrazioni colpiti dall’alluvione – dice Giovannelli – dovrebbe essere scontato. Quei 90 milioni, poi, sono una misura largamente insufficiente. Ci vorrebbe ben altro. In realtà, sinora non abbiamo visto manco un euro». La situazione è proprio questa. Olbia, e gli altri 79 comuni colpiti dall’alluvione, sono ancora in attesa di risposte concrete, al di là delle promesse fatte. «Servono interventi veri, non chiacchiere – dice ancora il sindaco di Olbia –. Fondi per il ripristino di opere pubbliche, la mitigazione del rischio idrogeologico, il sostegno per la ripresa delle tante imprese colpite, l’ aiuto ai cittadini rimasti senza casa. Il prestito, sarebbe solo una piccola parte di quello che in realtà vorremmo vedere».

Facendo i conti, infatti, Olbia è ancora in attesa. «Noi – continua Giovannelli – abbiamo amticipato 6 milioni di euro, e e impegnato altri 8 milioni. Tutti del nostro bilancio. Soldi utilizzati per l’emergenza: pasti caldi, lavanderie, ripristino scuole e strade, pagare gli straordinari ai dipendenti, attività anti inquinamento. Soldi che speriamo di rivedere, una volta che verranno conclusi i conti che sta facendo la struttura guidata da Cicalò e che ha a disposizione circa 32 milioni. Per il resto abbiamo attinto al fondo costruito con la solidarietà di tutta l’Italia: oltre un milione e 600 mila euro, metà utilizzato per dare alle famiglie colpite 800 euro. Un esborso che continueremo nei prossimi giorni».

L’unico segnale è arrivato da Roma con un leggero allentamento del patto di stabilità. «Dieci milioni per le zone alluvionate, noi siamo potuti arrivare a poco più di 5 milioni. Ma sono sempre soldi nostri. Che abbiamo utilizzato per la manutenzione delle scuole e per iniziare gli studi sulla mitigazione del rischio idrogeologico. Ma per quest’ultimo capitolo servono molti soldi. E’ una partita gigantesca».

Giovannelli reclama da tempo. «Sinora lo Stato, attraverso l’Anas, è intervenuto a costruire le due bretelle che consentono il collegamento fra Olbia, Loiri, Padru, Buddusò e Alà, bypassando il ponte sull’Oddone. Troppo poco. Serve una forte deroga al patto di stabilità e fondi speciali dallo Stato. Altrimenti non usciremo mai dalle conseguenze dell’alluvione».

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