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Per il giudice di pace la parola al Consiglio

Per il giudice di pace la parola al Consiglio

OLBIA. Il problema della sopravvivenza dell’ufficio del giudice di pace a Olbia è al centro della richiesta di convocazione del consiglio comunale di Olbia, avanzata da nove consiglieri di...

05 marzo 2014
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OLBIA. Il problema della sopravvivenza dell’ufficio del giudice di pace a Olbia è al centro della richiesta di convocazione del consiglio comunale di Olbia, avanzata da nove consiglieri di opposizione (sette di Forza Italia e due dell’Udc), primo firmatario Marzio Altana, che segue personalmente la vicenda il capitolo giustizia a Olbia. Nel testo inviato al presidente del consiglio comunale Vanni Sanna si legge che «nella delibera di Consiglio Comunale del 2 aprile nella quale, alla luce della possibile chiusura degli uffici del Giudice di Pace di Olbia e contestuale attribuzione delle competenze territoriali agli uffici di Tempio, il Comune di Olbia assunse precisi impegni, unitamente ad altri Comuni limitrofi, per farsi carico, delle spese necessarie al mantenimento dell’ufficio. Nel frattempo è stato parzialmente corretto l'elenco degli uffici soppressi e nonostante gli impegni dell’amministrazione l’ufficio di Olbia risultato ancora soppresso. Intanto, in attesa della formale accettazione della istanza per il mantenimento del Giudice di Pace di Olbia dipendenti del Tribunale di Tempio che attualmente svolgono il servizio sono già stati richiamati in forza presso la sede del Tribunale».

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