La Nuova Sardegna

Olbia

Club Med abbandonato Montella: politica miope

di Andrea Nieddu
Club Med abbandonato Montella: politica miope

La Maddalena, il consigliere di minoranza critico sulla gestione della vicenda «Approvata tardi la mozione del 2012 in cui si chiedeva la cessione al Comune»

29 gennaio 2014
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LA MADDALENA. La definitiva partenza del Club Med da Caprera lascia l’amaro in bocca e non poche sono le critiche su come è stata gestita politicamente la vicenda. Eppure dal 2012 tra i banchi dell’ opposizione c’era già chi preconizzava la sorte del Club Med. L’assessore all’urbanistica Mauro Bittu, strenuo difensore della bontà del progetto, affermava che la garanzia sulla procedura fosse legata a una solida intesa fra Comune e Regione (di epoca soriana), poi invece naufragata fra dissensi per gli aumenti volumetrici e la ristrutturazione aziendale al ribasso dello stesso Club Med.

Fra quanti si dichiaravano certi della sorte negativa il capogruppo di opposizione Luca Montella, che nel maggio 2012 aveva chiesto con altri consiglieri all’assemblea comunale di votare una mozione che mettesse a nudo la disfatta del progetto e di attivarsi subito per chiedere la restituzione della struttura alla comunità in modo da destinarla alla imprenditoria locale. Poi la fuga del Club Med e il coro unanime di voci sdegnate. «Siamo di fronte ad un vero trasformismo politico – dichiara Montella –: dove erano tutti questi signori quando chiedevamo al consiglio comunale di obbligare il sindaco perché si attivasse presso la Regione per chiedere la vendita o la concessione a prezzo simbolico in favore del Comune dell’area per gestirla in proprio e rilanciarla attraverso la imprenditoria e le maestranze locali?»

Prosegue Montella: «Dove erano quando il sindaco chiedeva di ritirare la mozione e l'assessore all’urbanistica si dichiarava favorevole alla “concessione al Comune non condividendo però l'entrata in campo della imprenditoria locale”, oppure quello alle attività produttive e quello al turismo che la consideravano una “provocazione (...) che non merita né di essere approvata né di essere respinta”. La mozione presentata fu approvata all’unanimità, ma dopo più di un anno di liti e discussioni – sottolinea –, solo dopo che emerse la verità, nascosta per molto tempo, e cioè che il Club Med si era ritirato da Caprera. Nel frattempo, nessuno sa che cosa sia stato fatto per dare corso alla richiesta fatta dal consiglio e quali posizioni sono state assunte verso la Regione. Intervenire ancora una volta in ritardo non è segno di responsabilità».

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