La Nuova Sardegna

Olbia

Palau, il porto turistico cresce ancora

Positivo il bilancio 2013 della struttura comunale: incassati un milione e 90mila euro, aumenta la richiesta di posti barca

28 gennaio 2014
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PALAU. Numeri più che positivi per il porto turistico di Palau. La struttura comunale, che da anni si fregia del titolo di Bandiera blu d’Europa, conferma il trend positivo del 2012. La richiesta dei posti barca, infatti, è sempre superiore alla disponibilità. Nel 2013 si è registrato un flusso annuo di 1200 imbarcazioni, per un introito complessivo di un milione e 90mila euro. Una somma in cui è compresa anche la voce “recupero crediti pregressi”. Dai dati forniti dalla direzione del porto emerge la fidelizzazione dei clienti nel corso degli anni, cosa che consolida il mercato turistico-nautico. Palau si colloca in una posizione strategica della Gallura e offre tariffe vantaggiose sia ai visitatori occasionali che ai residenti che ai proprietari di seconde case. Ai locali, che rappresentano il 35 per cento degli utenti complessivi, viene applicato uno sconto che oscilla tra il 75 e il 65 per cento. L’amministrazione comunale punta a mantenere il titolo di Bandiera blu d’Europa con l'offerta di servizi migliori. «Sono previsti lavori in autonomia per la sostituzione dei piani di calpestio di due pontili galleggianti maggiormente usurati - spiega Alessandro Occhioni, delegato alla portualità -. Utilizzeremo materiale composito». Il costo dell'operazione è di 16 mila euro a pontile. Tra le manutenzioni è in programma quella del servizio antincendio. «Sino ad oggi sono stati fatti piccoli interventi in tal senso, vogliamo renderlo efficiente al massimo. Così come l’impianto di aspirazione delle acque nere. Per rispondere alle esigenze della clientela, inoltre, siamo intenzionati ad acquistare altri moduli galleggianti per creare nuovi posti barca. Nella lista delle richieste figurano residenti e non, titolari di attività commerciali e stagionali. Nei progetti c’è anche la riqualificazione della darsena, a fianco alla Saremar. Con l’installazione di frangiflutti potremmo ospitare imbarcazioni più grandi di quelle attuali». Il Comune punta al dialogo con gli operatori nautici, anche per l’area alaggio e varo. La volontà politica mira a migliorare il servizio qualitativo offerto: gli operatori che andranno a gestire il porto dovranno essere qualificati, ma non solo da un punto di vista tecnico. Saranno, infatti, chiamati a seguire corsi di formazione professionale e di lingue straniere. Novità, infine, anche sul fronte dei regolamenti amministrativo e tecnico. «Vogliamo raccogliere gli articoli di ciascuno in un unico regolamento - conclude Occhioni -, che sarà più snello ed efficace per agevolare gli utenti». (al.pi.)

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