La Nuova Sardegna

Olbia

Alluvione, neanche un euro dallo Stato

di Serena Lullia
Alluvione, neanche un euro dallo Stato

Arzachena, 3 milioni i danni subiti dalle aziende, 280mila dai privati. Il Comune a oggi ha stanziato mezzo milione di risorse

23 gennaio 2014
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INVIATO AD ARZACHENA. Due mesi dopo l’alluvione non c’è più traccia delle facce afflitti di ministri, sottosegretari, presidenti. E con loro è evaporata anche la pioggia di milioni di euro promessa per la rinascita della Gallura violentata da Cleopatra. Sulle spalle dei comuni il peso della ricostruzione. A Olbia come ad Arzachena, a Torpè come a Onanì.

Milioni di danni a privati e aziende. Il Comune fa il conto dei danni. E il quadro economico è a più zeri. Negli uffici sono state consegnate 30 schede del tipo B, che indicano i danni su beni mobili e immobili. La cifra è di 280 mila euro. 26 le attività economiche spazzate via dall’acqua e dal fango. 2 milioni 907 mila euro il totale dei danni calcolati dalle aziende. Cleopatra non ha risparmiato nemmeno le imprese agricole. In 17 hanno subito danni per 150mila euro. 11 le richieste per le auto danneggiate, per complessivi 47mila 500 euro.

Oltre 35 chilometri di strade devastate. La devastazione delle opere pubbliche è nei numeri. 35 chilometri di strade per cui il Comune ha stanziato in bilancio 350mila euro; 180mila per la pulizia degli alvei dei fiumi, 140mila dei quali già spesi; 85 mila per la rete di smaltimento delle acque bianche. «Per il ripristino delle opere pubbliche, a oggi, abbiamo provveduto e stiamo provvedendo solo con le nostre forze economiche – commenta il sindaco Alberto Ragnedda –. A oggi è ancora sulla carta il provvedimento sull'allentamento del patto di stabilità per i comuni alluvionati. Non abbiamo vist ancora un euro, nè dallo Stato nè dalla Regione». A dicembre il Comune ha avviato una procedura di evidenza pubblica. 150 le aziende che hanno partecipato divise per settore di intervento: pulizia canali, manutenzione strade; sistemazione opere murarie; impiantistica. Il settore Lavori pubblici prepara i criteri per la scelta delle imprese.

San Giovanni, il fiume che nessuno vuole. Martedì mattina il sindaco ha autografato una nuova lettera al commissario della Provincia, Francesco Pirari e alla procura della Repubblica. Il primo cittadino chiede che l’ente di via Nanni prenda in carico la competenza sul rio San Giovanni. La bonifica costerà almeno 5 milioni di euro. Nei prossimi giorni la richiesta verrà rafforzata con una delibera di giunta. Da due mesi il fiume è un danno collaterale dell’alluvione di cui nessuno si occupa. Nel corso d’acqua sono finiti 12mila litri di olio combustibile. Il Comune ha già speso 80mila euro per permettere alla Verde Vita di mettere in sicurezza l’area inquinata.

90mila euro di solidarietà. Alla fine del mese il conto intestato ad Arzachena Agosto ’89, aperto al Monte dei Paschi di Siena, verrà chiuso. Al momento sono stati raccolti 89mila 427 euro. In un incontro con la Protezione civile a febbraio verranno decisi i criteri con cui assegnare i fondi ai cittadini.

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