domenica violenta
Simone Biosa sta migliorando Puddu: «Non ricordo nulla»
OLBIA. Sta meglio, Simone Biosa. Non è più in coma. La Tac cui è stato sottoposto ieri all’ospedale di Sassari ha mostrato segni di miglioramento: l’ematoma alla testa si sta riassorbendo. Non è più...
21 gennaio 2014
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OLBIA. Sta meglio, Simone Biosa. Non è più in coma. La Tac cui è stato sottoposto ieri all’ospedale di Sassari ha mostrato segni di miglioramento: l’ematoma alla testa si sta riassorbendo. Non è più intubato, respira autonomamente. Ha lasciato la rianimazione. E’ il messaggio che il padre, Antonello, ha inviato nel pomeriggio agli amici di Simone, centinaia di ragazze e ragazzi come lui che da domenica mattina non hanno smesso, in tutti i modi, di far sentire la loro vicinanza all’amico e alla famiglia.
Un quadro clinico in miglioramento, ma le sue condizioni restano gravi. Perché quello che ha subito domenica mattina all’uscita della discoteca Villa Pascià, quando è stato deliberatamente investito con lauto da Daniele Puddu, 27 anni, arrestato poi dai carabinieri con l’accusa di tentato omicidio, ha rischiato di ucciderlo e i medici, come necessario in questi casi, mantengono forte la prudenza.
È proprio quell’attimo di follia sarà analizzato oggi dal gip del tribunale di Tempio, durante l’udienza di convalida dell’arresto di Puddu, difeso dagli avvocati Marco Salis e Donata Malmusi.
Puddu, secondo numerose testimonianze, ha prima disturbato Biosa, che camminava in una via pubblica insieme con un amico, e poi lo ha investito con la propria auto, una Yaris, mandandolo in coma e dandosi alla fuga, anche lui con un amico, poi denunciato per favoreggiamento. Un paio d’ore dopo i carabinieri hanno circondato Puddu nella casa in cui si era barricato e l’hanno portato in caserma, ottenendo l’arresto.
Ieri il giovane, che i carabinieri hanno detto avere precedenti penali per droga, alcol e resistenza a pubblico ufficiale, ha parlato con suoi legali.
«Daniele è sotto choc - racconta l’avvocato Salis -. Non ricorda nulla di quello che è successo domenica mattina. Ha detto di aver letto sui giornali quello che era successo. E più volte - continua il legale - ha chiesto di Simone. Voleva sapere come stesse, se stesse migliorando. L’unica cosa che gli interessa». (g.pi.)
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