La Nuova Sardegna

Olbia

la storia

Il ferito doveva partire negli Usa

Simone Biosa è un pallavolista, decine di messaggi su Facebook

20 gennaio 2014
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OLBIA. Simone Biosa ieri doveva partire per gli Stati Uniti, direzione Kansas. Non una per una vacanza, ma per fare un’esperienza di studi allo scientifico Usa. Ci teneva molto, gli sembrava l’occasione migliore per fare qualcosa di nuovo, di importante, dicono gli amici. Quella dell’altra sera al Villa Pascià voleva essere una serata di festa, di arrivederci a presto. Tanto che un suo amico, Fabio Marcetti, è andato a Olbia a prenderlo perché aveva perso la navetta verso la discoteca: «Non potevo permettere che non si divertisse prima del lungo viaggio lontano da Olbi».

Simone Biosa si è divertito, senza eccedere, senza avere problemi con nessuno, tantomeno con Puddu. Alle 7,30 del mattino, insieme a un altro amico, stava rientrando a casa, confidando di trovare un passaggio. Invece ha trovato quell’auto che l’ha travolto.

Poche ore dopo la bacheca di Facebook si è riempita di messaggi. Decine di messaggi per quello che, tutti, definiscono un bravo ragazzo, mai aggressivo.

“Dai Simo, lotta e torna” scrive Caterina. “Ehi, non fare brutti scherzi. L’America di aspetta” aggiunge Fabio. “Dai Simo, non mollare, siamo tutti con te” posta Emilia. “Si, ti aspetto che devi cucinare ancora per me! Ci conto” gli fa sapere Fernando.

“Sei un bomber ricordartelo sempre, ci hai fatto spaventare.. Ma adesso la cosa più importante è che ti devi svegliare da questo incubo.. E vedrai le cose torneranno come prima” scrive Ilaria.

Simone Biosa è un giocatore di volley nella Pallavolo Olbia, in serie D, e figlio di Antonello, storico tecnico della società di Francesco Marcetti.

E lo sport è l’unico punto di contatto tra Biosa e il suo feritore, Puddu. Il quale è un atleta di kick boxing in una palestra di Olbia. In sua difesa è intervenuto il legale, Marco Salis.«La prima cosa che ci interessa sono le condizioni di Biosa, speriamo che tutto vada bene - dice Salis, che chiama il giornale per fornire alcune elementi sulla vicenda -. Per il resto non posso dire nulla. Sono stato con il mio assistito in caserma, ma non ho avuto da lui alcuna versione dei fatti. Posso dire che domani (oggi per chi legge, ndr) leggero le carte e così potrò avere un’idea di quello che è realmente successo. Martedì ci sarà l’udienza di convalida, e sarà quella la sede opportuna in cui vedere che cosa è successo».

Puddu si è rifiutato di sottoporsi al test per capire se fosse in stato di ebbrezza o se avesse assunto droghe, fanno sapere i carabinieri. Questo gli costerà una denuncia. Il legale non conferma. «Quandoero in caserma, non gli è stato chiesto» spiega Salis. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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