La Nuova Sardegna

Olbia

Sughero, inizia l’avventura cinese

di Pietro Zannoni
Sughero, inizia l’avventura cinese

Calangianus, a gennaio la prima fornitura di tappi destinata a un imprenditore del settore vitivinicolo

03 gennaio 2014
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CALANGIANUS. Il 2014 inizia con una buona notizia per il settore sughero.

L‘imprenditore Yantai Yubao titolare della Corsk Scopper co.idt, ha già versato da una banca cinese il 30% del valore globale della merce ordinata – 64.000 euro di prodotti di sughero– ,ed il rimanente dell’importo lo verserà personalmente il 12 gennaio. A darne notizia è stata Yan Wang ,segretario generale di Italy-China Friendship Association, che ha informato l’amministrazione comunale. Un Tir in partenza per la Cina è in via di allestimento e conterrà tappi naturali e tappi con ai bordi una testina (il cosiddetto tappo 1+1), prodotti finiti del consorzio Gallura Cork e da altre realtà artigianali. Il contratto che sta per concretizzarsi, dopo fasi alterne, grazie ad una organizzazione che fa riferimento alla cooperazioe cinese in Italia e ha ottenuto il via libera del governo di Pechino . Yan Wang ha spiegato che tutto ciò « avviene dopo due anni di lavoro e di intensi rapporti creati fra noi, le amministrazioni comunali guidate dai sindaci Scano e Loddo e i viaggi di lavoro in Cina intrapresi da amministratori ed imprenditori. Ora siamo vicini al traguardo ma occorre però tener presente che entrar nel mercato cinese c’è bisogno di un ulteriore passo. I cinesi questo primo contatto lo hanno portato avanti in questo modo, per noi, singolare. Yantai Yubao, verrà in Gallura per verificare la merce. In futuro non sarà più così. Si deve costruire un deposito in terra cinese da cui i cinesi potranno attingere direttamente quanto loro necessita» E questa potrebbe essere la difficoltà più grande da superare. Chi costruirà questo deposito in territorio cinese? «È indispensabile – dice la dinamica cinese- che il sistema di produzione del sughero calangianese si muova in tale direzione .I Portoghesi e gli spagnoli lo hanno già realizzato da decenni. Il mercato cinese ha una grande potenzialità» Ad ascoltarla, ieri, c’erano il sindaco Giò Martino Loddo, l’assessore alle attività produttive Pier Mario inzaina e una delegazione di amministratori che comprendeva il vice sindaco, il capogruppo di maggioranza e un rappresentante dei consiglieri. Yan Wang he voluto precisare che «potrebbe anche costituirsi, per realizzare il deposito, una Joint-venture italo cinese con un imprenditore cinese, già disponibile. Si potrà lavorare la materia prima in Gallura e poi realizzare la numerazione, la timbratura , la personalizzazione e la confezionatura del prodotto in Cina».«Noi vogliamo muoverci concretamente – ha detto Antonio Bricchetto,della segreteria della Italj China Friendship Association – coinvolgere produttori e artigiani perché la nostra associazione vuole riferirsi al territorio del sistema sughero, diffonderne la storia e la cultura. Noi abbiamo iniziato pubblicizzando la Sardegna ed il prodotto sughero sulla rivista Wine in China, che ha milioni di lettori .I numeri cinesi sono ben diversi da quelli italiani, e bisogna tenerne conto». Del resto l’imprenditore Yantai Yubao non è uno sconosciuto da queste parti: ha visitato gli stabilimenti più importanti e si sa che industriali locali sono stati per proprio conto in Cina. Gli artigiani da parte loro non vorrebbero perdere l’occasione di inserirsi in un mercato vasto come il cinese. Ma saranno capaci di sostenere questa sfida ? Interrogativo d’ obbligo dati i tempi di crisi e la difficoltà di sempre a consorziarsi. L’amministrazione al riguardo vorrebbe aiutare gli artigiani soppravissuti alla crisi a concretizzare questo sogno, cercando finanziamenti per il più che necessario deposito in Cina.

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