La Nuova Sardegna

Olbia

Funerali a Tempio, il vescovo: è colpa anche dell’uomo

Funerali a Tempio, il vescovo: è colpa anche dell’uomo

Cattedrale gremita per l’ultimo saluto a Bruno Fiore, Sebastiana Brundu e Maria Loriga morti lunedì durante l’alluvione - VIDEO - FOTO

20 novembre 2013
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TEMPIO PAUSANIA. Cittadini e istituzioni «non possono rimanere indifferenti» davanti a tragedie simili: perché se è vero che in Sardegna si è verificato un evento climatico «improvviso ed eccezionale» è altrettanto vero che «anche l'uomo, in qualche modo, ci mette del suo». In una cattedrale di Tempio Pausania gremita per l'ultimo saluto a Bruno Fiore, Sebastiana Brundu e Maria Loriga, tre delle vittime dell'alluvione, il monito del vescovo di Tempio, monsignor Sebastiano Sanguinetti, risuona nel silenzio. Ad ascoltarlo, le istituzioni locali, i sindaci della provincia e centinaia di cittadini venuti a portare il proprio omaggio ai tre concittadini morti nel crollo del ponte sulla strada tra Olbia e Tempio.

Un incidente sul quale bisognerà indagare per accertare eventuali responsabilità di chi aveva in gestione la strada e la sua manutenzione. Oggi però, ha detto il vescovo, «è il giorno del silenzio e della preghiera» per una tragedia «che ammutolisce» e che ha colpito «tanti nostri fratelli in Sardegna e va ben oltre la capacità umana di comprendere e sopportare». «È difficile anche per me prendere la parola di fronte a questo dolore senza limiti - ha aggiunto monsignor Sanguinetti - ma questo non dev'essere un momento di disperazione, quanto piuttosto un momento di speranza e apertura a Dio, affinchè accolga i nostri fratelli Bruno, Sebastiana e Maria».

Poi l'affondo, sentito anche dalle centinaia di cittadini rimasti in piazza perché in cattedrale non c'era posto: «Questi morti, questa distruzione, devono suscitare una profonda riflessione in tutti noi. Questi morti sono il frutto di un imprevisto evento climatico, se non altro nella quantità, però anche l'uomo in qualche modo ci mette del suo». Ecco perchè «l'impegno per il futuro» dev'essere chiaro a tutti: «Tragedie come questa non devono più avvenire, cittadini e istituzioni non possono rimanere indifferenti di fronte a tutto ciò».

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