La Nuova Sardegna

Olbia

ARZACHENA

Morte in cantiere, a giudizio 2 impresari

Morte in cantiere, a giudizio 2 impresari

TEMPIO. Filippo Muscarà e la moglia Filippa Bonina, entrambi palermitani e imprenditori nel settore del movimento terra, sono stati rinviati a giudizio, ieri mattina, con l’accusa di omicidio...

18 luglio 2013
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TEMPIO. Filippo Muscarà e la moglia Filippa Bonina, entrambi palermitani e imprenditori nel settore del movimento terra, sono stati rinviati a giudizio, ieri mattina, con l’accusa di omicidio colposo. I due, secondo le conclusioni del gup Vincenzo Cristiano,, che ha accolto la richiesta del pm Elisabetta Atzori, dovranno rispondere della morte di un loro operaio, Gheorghe Pogar, un manovale romeno di 32 anni che nel gennaio del 2007 rimase ucciso sotto una frana dentro uno scavo realizzato per la posa delle condotte idriche di Abbanoa. L’incidente era accaduto a pochi chilometri da Arzachena, all’altezza dello svincolo per Luogosanto. Per lo stesso incidente sul lavoro era stato invece assolto, per non aver commesso il fatto, il professionista sassarese Andrea Patteri, che all’epoca era coordinatore per la sicurezza nel cantiere a cielo aperto. Il difensore dell’uomo, l’avvocato Lorenzo Galisai, dimostrò che il suo assistito non aveva alcuna responsabilità nel mortale sinistro in quanto l’impresa aveva, senza avvertirlo, modificato il tracciato per la posa delle tubature. Il processo contro i due imprenditori siciliani si aprirà davanti al giudice unico di Tempio il prossimo ottobre. Per liberare lo sfortunato operaio da quella letale sepoltura di terriccio i vigili del fuoco del distaccamento di Olbia lavorarono per ore, nel, purtroppo vano, tentativo di salvargli la vita. (g.p.c.)

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