La Nuova Sardegna

Olbia

Troppi debiti, infermiera ritenta il suicidio

di Stefania Puorro
Troppi debiti, infermiera ritenta il suicidio

La donna ha cercato nuovamente di farla finita: è stata salvata da due poliziotti di una volante

07 luglio 2013
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OLBIA. Poco più di un anno fa, nel maggio del 2012, cercò di farla finita. Schiacciata dai debiti e dalla solitudine, scrisse su Facebook che voleva uccidersi. La salvarono due carabinieri, che lei definì i suoi angeli custodi. Disse allora che avrebbe ripreso in mano la sua vita, che il sole sarebbe sorto di nuovo anche per lei. Ma non è riuscita a ritrovare il sorriso e la speranza. Sempre dilaniata dai debiti, ha ritentato il suicidio. Ferendosi alle braccia con una forbice e prelevandosi il sangue numerose volte con una siringa. L’hanno salvata due poliziotti di una volante (Gianni P. e Leonardo C). Anche loro, verso le 14 di martedì, sono arrivati appena in tempo.

E’ una storia drammatica, quella di Franca (come di fantasia), infermiera con un contratto precario. Cinquantadue anni, separata, senza i soldi per tirare avanti e soprattutto senza la possibilità di avere un prestito, non è riuscita a reggere a tanta disperazione. Ci aveva provato, dopo il primo tentativo di suicidio. Aveva detto che la vita era troppo preziosa e che si sarebbe messa a disposizione per aiutare coloro che si trovavano, come lei, in gravi difficoltà economiche. Ma martedì è stata nuovamente colpita da un attimo di follia. Si è imbottita di farmaci e ha mandato un sms alla figlia che non vive in città dicendole che non ce la faceva più ad andare avanti così. La ragazza ha dato l’allarme, ha chiamato subito una zia e una volante del commissariato si è precipitata a casa della donna.

L’abitazione era impenetrabile, tutte le finestre chiuse con le persiane, e nessuno rispondeva al campanello. I due agenti, allora, sono riusciti a raggiungere un balcone da una casa vicina e attraverso le fessure delle persiane uno di loro ha intravisto la donna per terra, coperta di sangue, ma ancora cosciente. L’ha implorata di aprirle la finestra e dopo tanti tentativi è riuscito a entrare. L’infermiera ha deciso di fidarsi di quel poliziotto, ma soltanto lui poteva starle vicino. Nessun altro doveva avvicinarsi mentre continuava a tenere la forbice in mano. E i vigili del fuoco, insieme agli operatori del 118, hanno dovuto aspettare fuori.

Il poliziotto è stato al fianco dell’infermiera per quasi mezzora, ha fatto di tutto per cercare di calmarla. E anche lui, come era già accaduto in passato, è riuscito a convincerla, dicendole che non si poteva spezzare in questo modo una vita e che c’è sempre una soluzione per tutto.

Franca ha lasciato andare la forbice e quando ha ritrovato la sua lucidità, ha permesso che la porta si spalancasse. I medici l’hanno subito soccorsa, poi l’hanno accompagnata all’ospedale con un’ambulanza .

L’infermiera avrebbe voluto essere forte in quest’ultimo anno, ma è ricaduta nel tunnel. Adesso vuole rialzarsi, per provare a ricominciare.

E chi la conosce bene è convinto che stavolta ce la farà.

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