La Nuova Sardegna

Olbia

Golfo Aranci aspetta l’arrivo degli emiri

di Enrico Gaviano
Golfo Aranci aspetta l’arrivo degli emiri

Il sindaco Giuseppe Fasolino: «Nulla di ufficiale, ma per noi sarebbe un’occasione formidabile di sviluppo economico»

06 luglio 2013
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INVIATO A GOLFO ARANCI. Non conferma ma neanche smentisce. Il sindaco Giuseppe Fasolino sta alla finestra e aspetta che il mega investimento dello sceicco del Dubai possa concretizzarsi. «Di ufficiale non c’è alcunchè – sottolinea il primo cittadino di Golfo Aranci –. Del resto apprendere dalla stampa che c’è un interesse da parte di uno dei gruppi immobiliari più forti del mondo nei confronti di Golfo Aranci non può che lusingarci e farci pensare che, con una programmazione accurata, tutta l’area e non solo il nostro comune, possano pensare a uno sviluppo economico importante».

Detto questo però, Fasolino respinge le ipotesi catastrofiche affacciatesi ieri su diversi social network, a commento della notizia pubblicata dalla Nuova Sardegna. «Nessuno deve temere colate di cemento – replica il sindaco – se veramente ci sarà un investimento nel territorio di Golfo Aranci, sarà fatto nel rispetto delle regole. Senza stravolgere le radici e le tradizioni. Dovrà esserci la giusta sintesi fra lo sviluppo economico e il rispetto del territorio».

L’interessamento di Dubai, uno dei sette componenti degli Emirati arabi uniti, sembrerebbe preludere a una specie di guerra immobiliare con il Qatar, che invece da oltre un anno ha acquisito la proprietà della Costa Smeralda. «Non credo che le due parti vogliano entrare in conflitto dal punto di vista degli investimenti – dice ancora Fasolino –, anzi. Vedo invece la possibilità di zone ad alto livello turistico che agiscono facendo sistema: Golfo Aranci, Costa Smeralda, porto Rotondo in sinergia per far decollare finalmente il territorio».

Rispetto alla Costa Smeralda, però, Golfo Aranci avrebbe un grosso vantaggio. A Porto Cervo, come se fosse un presepe estivo, alla fine della stagione, si avvolge tutto , si chiude e si aspetta il mese di giugno dell’anno successivo. Golfo Aranci, invece, è un paese vivo, che funziona ovviamente 365 giorni all’anno. «Una comunità – dice ancora Fasolino – che potrebbe essere una carta in più per l’idea di sviluppo che hanno in mente, sempre sel il progetto si realizzerà, gli investitori che hanno mostrato interesse per il nostro territorio».

A golfo Aranci, poi, rispetto alla Costa smeralda, c’è un altro vantaggio: quello di un puc approvato in cui servono piccoli ritocchi per l’adeguamento al Ppr. Con un buon ammontare di volumetrie a disposizione. «Quello che ci auguriamo – aggiunge Fasolino – è che insieme all’investimento sul posto, venga anche pensato un nuovo sviluppo della rete dei trasporti. Quello che ora mostra la corda e crea sempre grossi problemi a chi vuol raggiungere la Sardegna»

Ora si aspettano nuove visite da parte di Mohammed bin Alì al-Abbar, il braccio destro dello sceicco di Dubai, oltre che presidente della società immobiliare Emaar, una delle più ricche al mondo, che sta trattando insieme alla possibilità di un intervento per diversi miliardi di dollari a Golfo Aranci, anche l’acquisto della Marina di Portisco.

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