La Nuova Sardegna

Olbia

Incendio a Golfo Aranci, il piromane indagato confessa

Incendio a Golfo Aranci, il piromane indagato confessa

Il giovane, 23 anni, che soffrirebbe di problemi psichici, avrebbe ammesso le sue responsabilità dopo alcune ore di interrogatorio. Si sospetta che abbia appiccato altri roghi

26 giugno 2013
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GOLFO ARANCI, Avrebbe confessato, dopo un lungo interrogatorio, ammettendo le sue responsabilità il giovane di 23 anni indagato per il vasto incendio che lunedì e ieri ha ridotto in cenere Capo Figari, il sito di interesse comunitario che sovrasta Golfo Aranci, in Gallura. Ad aver appiccato le fiamme, partite da un’area di via Marconi, alle spalle del Municipio, sarebbe stato appunto il giovane di Golfo Aranci, che ora rischia, in caso di processo, 10 anni di carcere più l’aggravante pari alla metà della pena nel caso di grave danneggiamento ambientale, come prevede l’ art 423 bis del codice penale per il reato di incendio boschivo che ricomprende anche il disastro ambientale. Il ragazzo - che pare soffra di disturbi psichici e sia in cura presso un centro di igiene mentale - è stato interrogato ieri dagli agenti del Corpo forestale, un lungo interrogatorio che si sarebbe appunto concluso con l’ammissione delle sue responsabilità. Gli investigatori sono arrivati a lui dopo aver setacciato, fotogramma per fotogramma, le immagini girate dal circuito di videosorveglianza del Comune, ma non solo. Alcuni testimoni avrebbero, sin da lunedì, raccontato e descritto un giovane che all’ora dell’avvio del rogo si trovava proprio nell’area dell’incendio, nei pressi di quell’accendino ritrovato dal nucleo investigativo della Forestale ora sottoposto ad ulteriori accertamenti. Non è escluso che il giovane abbia appiccato anche altri roghi, nei pressi di Golfo Aranci. Le indagini proseguono.

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