La Nuova Sardegna

OLBIA. Il movimento anti-radar nell’isola Bocca trova subito adesioni. L’amministrazione contesta il progetto della capitaneria che prevede l’installazione di un radar nell’isola all’ingresso del golfo. Un impianto per usi civili che servirà per controllare il traffico. Almeno secondo le intenzioni della capitaneria.

Nella conferenza di servizi a cui ha partecipato anche l’amministrazione il sindaco Gianni Giovannelli ha chiesto alla capitaneria di studiare soluzioni alternative. Ma se il primo cittadino ha scelto la via della diplomazia e ha esaltato l’apertura e la disponibilità della capitaneria, molti assessori hanno scelto una linea più ruvida. Subito Giovanna Spano e Carlo Careddu hanno detto no al progetto. Ora anche l’assessore al Turismo Marco Vargiu si esprime in modo netto contro il progetto. «Dico no a qualsiasi ipotesi di installare un radar nell’isola Bocca – afferma Vargiu –. Per prima cosa parliamo di un simbolo della città. Continuiamo a oscillare. Facciamo grandi proclami sulla necessità di orientare lo sviluppo in chiave turistica, poi ci mettiamo a portare avanti progetti che non valorizzano i nostri monumenti, ma li trasformano in stazioni radar. Pensiamo a qualcosa di più utile per il faro dell’isola Bocca. Pensiamo a come si può sfruttare in una chiave turistica, ha un grande fascino, perché dobbiamo chiuderlo alla città». Vargiu sposa la linea del sindaco. «Si trovi un altro sito, una sistemazione differente che non danneggi Olbia – conclude l’assessore –. Sono convinto si possano studiare soluzioni differenti. Attendo di conoscere quale sarà il seguito di questa conferenza di servizi. Ma sono pronto a contestare in ogni modo qualsiasi ipotesi di servitù su un simbolo della nostra comunita». (l.roj)