La Nuova Sardegna

Olbia

Le cozze e il vermentino alla conquista di Genova

di Luca Rojch
Le cozze e il vermentino alla conquista di Genova

Uno stand della Gallura allo «Slow fish» in programma dal 9 al 12 maggio In vetrina le eccellenze dell’ambiente, della cultura e dell’enogastronomia

28 aprile 2013
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OLBIA. L’alchimia sembra impossibile. La cultura dello slow food, del cibo come filosofia mangereccia, e il rigoroso scientismo dei ricercatori dell’Area marina protetta di Tavolara, pasdaran dell’ambiente. Due pianeti che ruotano in dimensioni differenti. Ma il direttore dell’Amp, Augusto Navone, riesce nella commistione impossibile. Mette cuore e gambe in un’idea rivoluzionaria e porta l’Amp allo Slow fish. Il più grande appuntamento di promozione dei territori che si affacciano sul mare e delle loro tradizioni.

Sulla carta sembra un po’ come portare Bambi a una degustazione di carne di cerbiatto. Un ente che protegge le specie del mare va a una raffinatissima esaltazione del pesce alla brace. Ma la contraddizione non c’è. La protezione dell’ambiente e la sua valorizzazione non hanno come significato la trasformazione delle aree protette in mausolei inaccessibili. La rivoluzione che porta avanti l’Amp mette insieme l’uomo e l’ambiente. Il rispetto della natura e le attività produttive.

Le cozze di Olbia e le ostriche di San Teodoro diventano superstar, bellezze da esportazione, da mettere in vetrina. Ad accompagnare le eccellenze ci sarà anche il vermentino di Loiri. L’Area marina protetta si lancia in una nuova missione a metà tra cuore e pancia. «Dal 9 al 12 maggio nel porto antico di Genova si svolge lo Slow fish – spiega Navone –. Grazie alla grande disponibilità della Camera di commercio del Nord Sardegna, all’aiuto di quella di Nuoro, della Confcommercio Nord Sardegna e dei tre Comuni che fanno parte dell’Amp realizzeremo un nostro stand in cui sarà presentato il territorio. Abbiamo deciso di sfruttare una vetrina internazionale per mostrare cosa questo angolo di Sardegna può offrire sotto diversi punti di vista. Le bellezze dell’Area marina protetta. L’ambiente, la cultura, con la presentazione del festival del cinema di Tavolara, le eccellenze dell’enogastronomia. Le cozze di Olbia, le ostriche di San Teodoro, il vermentino di Loiri Porto San Paolo prodotto dalle Cantine Mura, saranno i gioielli con cui attirare i visitatori». Una rivoluzione. È la prima volta che un ente che tutela l’ambiente diventa protagonista nella promozione del territorio, ma in una accezione più ampia. Non ci si limita a mostrare la cartolina di una spiaggia bianchissima, ma si cerca di far conoscere un territorio con la sua storia e le sue tradizioni. «Nella giornata cercheremo di mostrare ai visitatori quali sono le nostre eccellenze – spiega Navone –, ma anche le nostre tradizioni. Come lavorano i nostri artigiani, i nostri pescatori, racconteremo la festa dello stagno e la storia dell’isola di Tavolara. Sarà presentato anche il libro sulle cozze di Olbia. Un ampio spazio sarà dedicato all’aspetto enogastronomico». Sulla tavola ci saranno 3 quintali di cozze, 500 ostriche e 100 bottiglie di vermentino. «L’idea è nata dalla collaborazione di tre Amp – spiega Navone –, la nostra quella di Portofino, e quella di Porto Cesareo. Ognuna presenterà allo Slow fish i prodotti tipici del proprio territorio. Durante lo Slow fish ci saranno anche conferenze stampa per presentare la rassegna delle cozze di Olbia del 2013, il festival del cinema di Tavolara, la festa dello stagno di San Teodoro, e il progetto “Artigiani del mare”. Al centro di questa giornata di promozione ci sarà l’attività dell’Amp, che non è solo un ente che protegge l’ambiente, ma è insieme storia e cultura, tradizione e conoscenza, natura e attività imprenditoriale».

@LucaRojch

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