La Nuova Sardegna

Olbia

Piani per disabili, si corre ai ripari

di Giovanni Gelsomino
Piani per disabili, si corre ai ripari

Alà, Regione in ritardo e il Comune anticipa i soldi per tre mesi di assistenza

13 aprile 2013
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DEI SARDI. «L’amministrazione non lascia indietro gli ultimi»: in maniera sintetica è quanto sta avvenendo ad Alà dove gli amministratori un’altra volta si fanno carico dei ritardi della Regione che non ha ancora approvato la legge finanziaria, e mettono mano al bilancio comunale per finanziare i primi tre mesi dei Piani personalizzati di sostegno in favore delle persone con grave disabilità.

«Abbiamo deciso di anticipare le cifre previste - dice il sindaco Mario Carta (foto)- per venire incontro alle famiglie che hanno assoluto bisogno di assistenza anche economica in considerazione che ai beneficiari non sono state erogate le somme dovute per i primi tre mesi del corrente anno sicché, abbiamo deciso di provvedere direttamente dal bilancio comunale all’anticipazione per non creare ulteriori disagi nei confronti degli aventi diritto e dei loro familiari che si vedono costretti ad anticipare somme considerevoli, e immagino che ciò avvenga con grave difficoltà visto il periodo di grave crisi che stiamo attraversando». Si tratta di circa 41 mila euro che sono stati resi immediatamente disponibili in favore di tutti i beneficiari dei piani personalizzati di sostegno, piani che proseguiranno nel corso dell’anno come già annunciato dall’assessorato all’Igiene e Sanità della Regione. Del resto il programma è stato avviato dalla Regione nel 2012 ma l’attuazione vera e propria parte quest’anno. «Noi -dice ancora Mario Carta- ci siamo impegnati a farlo partire dal primo gennaio, purtroppo non sono arrivati i finanziamenti promessi anche perché la finanziaria non è stata ancora approvata. Da qui la decisione di anticipare la spesa. C’è da dire che non è questo il solo intervento del quale si fa carico l’amministrazione: non ci sono solamente le disabilità più o meno gravi ma anche la disoccupazione, per lenire la quale stiamo intervenendo con l’apertura di cantieri comunali per creare posti di lavoro, sia pure provvisori, con particolare attenzione ai giovani disoccupati e alle famiglie monoreddito».

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