La Nuova Sardegna

Olbia

Cappellacci: «Nel Ppr vincoli da rimuovere»

Cappellacci: «Nel Ppr vincoli da rimuovere»

Arzachena, forti polemiche per le parole del presidente della Regione che ha poi ha criticato il progetto di ampliamento della Qatar Holding

04 aprile 2013
3 MINUTI DI LETTURA





ARZACHENA. Passa dal Ppr il futuro del sogno Smeraldo in versione qatarina. E la revisione dello strumento urbanistico, che la Regione promette di concludere subito dopo l'estate, potrebbe spezzare le catene dei vincoli che oggi fanno della Costa Smeralda 2 un piano di sviluppo virtuale. «Le modifiche al Ppr vanno nella direzione di qualsiasi tipo di intervento e investimento, non solo del Qatar – spiega il presidente della Regione, Ugo Cappellacci –. Se oggi si vuole fare un intervento di rilevanza strategica è necessario levare alcuni vincoli. Ma non solo. All'interno di quel processo di revisione c'è anche il recepimento dei progetti strategici previsti dal Piano casa che richiedono una attenzione straordinaria e un approccio multidisciplinare».

Il governatore precisa però che non sarà la Regione a piegarsi alle richieste degli investitori. Toccherà al Fondo sovrano del Qatar plasmare il suo piano di sviluppo per Porto Cervo sulla base delle norme e delle scelte delle comunità locali. «Arzachena e la Costa Smeralda sono un asset importante – spiega Cappellacci –. Se riparte questo sistema ci sarà un effetto propulsivo per tutta la Sardegna. L'interesse del Qatar per questo territorio è sicuramente importante. Significa che la Sardegna, ma più in generale il sistema Italia, è ancora capace di attrarre capitali. Ma con il protocollo di intesa sul turismo blu che abbiamo siglato con Arzachena vogliamo rimarcare che le scelte strategiche le detta il territorio. Sia chiaro che non ci potrà essere imprenditore, per quanto capace e dotato di risorse finanziarie che possa imporre le sue scelte sul territorio. Questo accordo di programma traccia la strada maestra, il percorso che dovranno fare tutti gli investitori, fra cui il Qatar. Una strada coerente con i principi di tutela del territorio, valorizzazione dell'identità e della storia, sviluppo delle risorse interne. Una filosofia che Arzachena ha definito in questi mesi e messo nero su bianco». Un messaggio a distanza per il Qatar: «Siamo lieti che ci sia interesse da parte vostra – aggiunge il presidente –, ma tutto va armonizzato con i desideri della comunità». Cappellacci ora aspetta che gli impegni della Qatar Holding inseriti nella prima bozza di piano strategico – un miliardo di euro per 4 hotel di lusso da 500 posti letto, 70 ville per nababbi, 30 residenze di altissimo pregio, la riqualificazione di Porto Cervo, una pista di go-kart – si trasformi in progetti. «Il piano di massima che era stato presentato a novembre prevede una filosofia di Costa Smeralda-parco all'interno della quale si sviluppano una serie di attività che valorizzano la risorsa ambientale – spiega il presidente –. Quindi ho valutato la bozza in termini positivi. Vediamo se gli investitori saranno capaci di concretizzare la proposta. Mi auguro che sia quella la filosofia che vogliono portare avanti, non una semplice affermazione dell'esistente, che non sarebbe sufficiente». Il presidente non lo dice in modo diretto, ma sembra non aver gradito troppo la ripresentazione di porzioni della Costa Smeralda pensata dal magnate americano Tom Barrack. Fra questi la trasformazione di 27 stazzi in ville super lusso. Non a caso Cappellacci sposa le critiche di un imprenditore del turismo, Renato Azara. «Abbiamo avuto un cambio della politica importante ad Arzachena – dice nell’incontro pubblico col presidente –. Vorremmo che questo vento di innovazione investisse anche la Costa Smeralda. È cambiato l'investitore ma i referenti sono sempre gli stessi. Ci domandiamo dove sia la novità se vengono presentati progetti vecchi e gli interlocutori restano gli stessi». Parole che il governatore ammette di condividere: «Sono d’accordo che sia necessario fare scelte che siano di rottura col passato. Credo che l'elemento innovatore si debba tradurre anche nella novità dei referenti. Sono convinto che sia una delle condizioni per poter portare a compimento un progetto di questo tipo». (se.lu.)

In Primo Piano
Politica

Regione, la giunta Todde annulla la delibera per la costruzione di quattro nuovi ospedali

Le nostre iniziative