La Nuova Sardegna

Olbia

Acqua non potabile, 130 giorni di silenzio

Acqua non potabile, 130 giorni di silenzio

Il consigliere Pirinu accusa l’esecutivo di mancanza di informazioni e di poca pressione su Abbanoa

14 marzo 2013
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TEMPIO. «Da oltre 130 giorni l’acqua che viene erogata nelle case non è potabile». A denunciarlo è Giuseppe Pirinu, consigliere della Civica per Tempio, che protesta per il ritardo col quale è stata emessa l’ordinanza, per la mancanza di informazioni alla città sul grave disservizio e per l’atteggiamento passivo dell’esecutivo nei confronti di Abbanoa, prima responsabile del gravissimo disservizio.

«Come cittadino tempiese, prima ancora che come consigliere comunale - dice Pirinu -, pretendo spiegazioni sulla non potabilità dell’acqua e sul ritardo col quale il sindaco ha comunicato la notizia alla popolazione. Nonostante la realtà dei fatti fosse nota sin dallo scorso 5 ottobre, l’ordinanz è arrivata in ritardo e senza mai fornire alla città le doverose informazioni. Il problema non riguarda solo l’abitato di Tempio ma anche l’abitato di Nuchis ivi compreso il carcere». Pirinu, nel suo comunicato, affronta quindi i rapporti fra Comune e Abbanoa. «Vorrei capire vista la gravità del caso, con quale voce, in quali termini, in quali date e con quale frequenza se mai c’è stata, il sindaco si sia fatto sentire dai dirigenti di Abbanoa e quali risposte siano arrivate». Il consigliere Pirinu che lamenta di non avere ricevuto dal sindaco, durante l’ultimo Consiglio, la benché minima attenzione,conclude dicendo che «si sarebbe aspettato invece del prolungato silenzio, azioni concrete e un coinvolgimento reale di tutto il Consiglio e della città. Ancora una volta invece, Frediani, fedele alla sua tanto decantata discrezione, anche in presenza di cose di pubblico dominio e interesse, preferisce chiudere il tutto nelle segrete stanze. Mentre l’acqua continua a non essere potabile».(a.m.)

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