La Nuova Sardegna

Olbia

Sul caro traghetti Tirrenia e operatori vicini a un accordo

di Serena Lullia
Sul caro traghetti Tirrenia e operatori vicini a un accordo

A Santa Teresa la compagnia promette tariffe scontate I consorzi turistici della Gallura si preparano per l’estate

15 febbraio 2013
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SANTA TERESA. “Sardegna svegliamoci” traccia la nuova rotta dei rapporti con la Tirrenia. L’incontro organizzato con l’ad Ettore Morace ha quasi la portata di un evento storico. Per la prima volta il delicato tema del costo dei biglietti delle navi viene sviscerato davanti agli operatori turistici con un approccio più imprenditoriale che politico, meno demagocico e più pragmatico. «Il caro traghetti ha inciso pesantemente sulla stagione turistica della Sardegna e della Gallura in particolare – ha detto il sindaco di Santa Teresa Stefano Pisciottu –. È importante questo confronto per capire in modo operativo come affrontare il problema, ciascuno per la sua competenza. Di certo ciò che vogliamo è una Tirrenia diversa, non estranea alla Sardegna come in passato, che ci ha fatto viaggiare in condizioni disumane. Un’azienda nuova che voglia davvero contribuire ad agevolare l’industria turistica». Matteo Sanna, presidente della commissione regionale Trasporti, ci tiene a tenere separato il ruolo del privato da quello pubblico. «Credo che la flotta sarda sia stata un paliativo che ha colmato delle lacune nel periodo cruciale del caro traghetti – dice –. Ma non si può fare l’armatore solo per due mesi all’anno. Quell’iniziativa ha generato pesanti costi sulla comunità. Ho contato fino a 8 milioni di perdite. Ciò che serve è il piano regionale dei trasporti». Per l’assessore al Turismo della Maddalena, Gian Vincenzo Belli, non si può puntare il dito solo su Tirrenia. «Le trattative che stiamo aprendo con Cin Tirrenia per gli sconti sulle tariffe ai consorzi turistici devono essere proposte a tutti gli armatori». Fra le proposte dell’ad Morace ci sono infatti accordi con i consorzi turistici. È possibile avere prezzi scontati fino al 22 per cento. «Il taglio delle tariffe , sia ben chiaro, non è l’unica soluzione per riportare i turisti in Sardegna – commenta Morace –. È bene ricordare che i costi dei biglietti per la continuità territoriale sono dettati dal ministero, quelli sulle tratte non in convenzione sono regolamentate dall’anti-trust». Apprezza l’apertura al dialogo di Tirrenia il candidato Pd alla Camera, Gian Piero Scanu. «Ho viaggiato per anni sulle vecchie navi Tirrenia e ricordo la spocchia, l’arroganza e la maleducazione di chi allora la gestiva. Salutiamo con favore la nuova stagione della compagnia che ho personalmente toccato con mano. Credo che la disponibilità manifestata dai vertici di Tirrenia debba essere utilizzata da amministratori e operatori per fare sistema». Per Settimo Nizzi, candidato alla Camera per il Pdl «Tirrenia dovrebbe utilizzare i soldi stanziati per otto anni per ridurre in modo concreto il costo dei biglietti». Fedele Sanciu, candidato al Senato per il Pdl, fa mea culpa a nome della classe politica e aggiunge. « Non accetto chi tenta di scaricare costi e responsabilità sui privati. Certo Cin-Tirrenia ha maggior responsabilità. Ogni anno per la continuità territoriale riceve 70 milioni di euro. Ha il dovere di rispettare un preciso impegno verso i sardi». Soddisfatto il presidente di Sardegna Svegliamoci Paolo Vincentelli. «Abbiamo aperto una strada – sottolinea –. La nostra forza è essere una associazione senza colore politico, libera di chiedere e proporre senza condizionamenti. La nostra missione per garantire la vera continuità territoriale alla Sardegna è appena cominciata».

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